(Teleborsa) -
Intel conta di investire una cifra di
95 miliardi di dollari in Europa, per la costruzione di
impianti dedicati alla produzione di chip, data la carenza mondiale ed i colli di bottiglia che si sono verificati in questi ultimi mesi.
Lo ha anticipato il Wall Street Journal, secondo cui il Ceo del gruppo
Pat Gelsinger ha dichiarato che sta pianificando la
costruzione di due impianti in un sito europeo e che potrebbe ulteriormente
espandere il piano di adeguamento della capacità produttiva
nell'arco di oltre un decennio.
Il numero uno di Intel, infatti, ha prospettato che il
mercato dei chip è destinato a raddoppiare nei prossimi 10 anni, poiché oggi i semiconduttori rappresentano oltre il 20% delle funzionalità delle nuove auto. "Questa nuova era di domanda sostenuta per i semiconduttori ha bisogno di grandi e ampie valutazioni", ha affermato il manager in occasione del Motor Show di monaco di Baviera.
Certamente, i programmi di Intel e la portata del piano dipenderanno dai sussidi che Stati Uniti ed Unione Europea sono disposti ad offrire ai produttori di chip per accrescere la capacità produttiva, in modo tale da riuscire a soddisfare l'impennata della domanda. Ma la carenza è oggettiva ed
altri grandi produttori di chip hanno già avviato
programmi di espansione, ad esempio la
Taiwan Semiconductor Manufacturing Co (TSMC) che sta pianificando importanti investimenti nei prossimi tre anni, così come
Samsung Electronics e Bosch.