(Teleborsa) -
Rai Way sta valutando possibili convergenze con
Inwit ma anche all'eventualità della creazione di un operatore unico.
Sono queste alcune delle novità emerse oggi in occasione dell'
Assemblea degli azionisti della società che gestisce le reti Rai.
Quanto al
tema convergenze e integrazioni, l'Amministratore Delegato
Stefano Ciccotti ha spiegato che Rai Way sta guardando a quello che avviene nel mondo delle telco per
possibili integrazioni con il settore delle telecomunicazioni data la convergenza sempre più attuale tra mondo dei media, mondo dei broadcaster e delle telecomunicazioni. "Rai Way non può non essere attenta a quanto avviene nelle telco. Avrebbe un forte senso industriale perché non si può rimanere ancorati al broadcast classico", ha dichiarato il manager.
Il Presidente
Camillo Rossotto ha poi aggiunto che Rai Way punta anche a
possibili convergenze con Inwit, la nuova società delle torri di
Telecom Italia prossima alla quotazione a Piazza Affari. "Nel momento in cui le torri sono sul mercato diventa per noi un nuovo interlocutore con cui poter interagire per eventuali convergenze. Quella è la migliore infrastruttura telco, noi siamo la migliore infrastruttura broadcast", ha spiegato,
escludendo invece prossimi incontri con Abertis, che invece ha
da poco rilevato le torri Wind, per possibili interazioni.
Per quanto concerne l'
operatore unico, invece, Rossotto ha anticipato che nei prossimi mesi "potrebbe essere un tema su cui esercitarsi mentalmente piuttosto che su temi più micragnosi di percentuali di controllo".
Non sono mancate domande su
EI Towers, la società di
Mediaset che, come noto,
ha lanciato e
poi ritirato un'Opas su Rai Way.
L'Ad Ciccotti ha tenuto a precisare che
Rai Way non ha intenzione di fare una contro-Opa su EI Towers. Eventuali sinergie, invece, "vanno misurate. Prima ci deve essere un disegno industriale dietro", ha poi aggiunto.
Quanto all'Assemblea degli azionisti da poco conclusa, è stato dato il
via libera alla distribuzione dei dividendi (0,1234 euro per azione), cosa che permetterà all'azionista di maggioranza
Rai di
incassare un assegno di 22 milioni di euro.