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I musulmani russi fedeli a Mosca, ma…

Politica
I musulmani russi fedeli a Mosca, ma…
(Teleborsa) - In Russia la comunità musulmana non è mai stata coesa e mai ha mostrato segni di effettiva integrazione, per questo motivo gli attacchi aerei autorizzati da Putin in Siria stanno minacciando di alimentare e far emergere le tensioni esistenti.

La campagna aerea contro i ribelli siriani è in corso da una settimana, con Mosca ha dichiarato di colpire esclusivamente obiettivi dell’auto dichiarato Stato Islamico.

Tuttavia la Turchia e gli altri alleati della NATO temono che i principali obiettivi siano invece i gruppi di opposizione siriani che combattono il presidente Bashar al-Assad.

In questo scenario bellico siriano, i musulmani russi tendono dividersi tra quelli che sostengono la campagna del Cremlino, quelli che condannano il presidente Assad ed i suoi alleati ma non le azioni contro l’Isis e coloro che sostengono lo Stato islamico.

Secondo dati che risalgono al 2011, sono oltre 11 milioni i russi di religione musulmana, gli esperti ritengono però che possano arrivare al 20%, cioè circa il 15% dell’intera popolazione.

La Russia ha oltre 80 mufti che guidano la sua comunità musulmana, che è la più alta carica giuridica islamica sunnita, ma la loro influenza e gli atteggiamenti assunti variano in modo significativo.

Quasi 6.400 delle 7.000 moschee della Russia sono controllati da Mufti che sono più o meno fedeli al governo statale. Per questo motivo stanno sostenendo la decisione del presidente Vladimir Putin di bombardare i territori siriani controllati dai Jihadisti dell’Isis, anche se nelle loro dichiarazioni favorevoli al Cremlino non hanno mai commentato le accuse occidentali.

Alcuni di queste guide religiose però, pur non mettendo in discussione le azioni di Mosca in terra siriana, dicono che sarebbe improprio colpire altri obiettivi che non fossero quelli Jihadisti, perché nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di intervenire per altre cause ed intromettersi tra le truppe filo governative di Damasco e i ribelli al regime di Assad.
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