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Mercati europei poco sotto la parità: regna la cautela

Commento, Finanza
Mercati europei poco sotto la parità: regna la cautela
(Teleborsa) - Dopo alti e bassi i mercati europei archiviano la seduta sotto i livelli della vigilia, con gli investitori cauti in relazione alle preoccupazioni per l'andamento dell'economia mondiale alla luce del rallentamento della Cina.

Stamattina c'è stato un nuovo crollo delle borse cinesi, dopo i dati in chiaroscuro sull'inflazione e le previsioni fosche di Pechino. Ad impensierire gli operatori anche il crollo del petrolio ed alcuni dati negativi sulla produzione spagnola e sull'indice Sentix della fiducia degli operatori borsistici.

Prevale la cautela anche sull'Euro / Dollaro USA, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,30%. Poco mosso l'oro, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,51%. Giornata da dimenticare per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 31,56 dollari per barile, con un ribasso del 4,83%.

In lieve rialzo lo spread, che si posiziona a 104 punti base, con un timido incremento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari all'1,58%.

Tra gli indici di Eurolandia, sostanzialmente debole Francoforte, che registra una flessione dello 0,25%, si muove sotto la parità Londra, evidenziando un decremento dello 0,69%, contrazione moderata per Parigi, che soffre un calo dello 0,49%.

Timidamente negativa Piazza Affari, con il FTSE MIB che archivia la seduta con un leggero calo dello 0,57%: il FTSE MIB prosegue in tal modo una serie negativa, iniziata mercoledì scorso, di quattro ribassi consecutivi; si è mosso al ribasso il FTSE Italia All-Share, che ha perso lo 0,42%, chiudendo a 21.521 punti. Variazioni negative per il FTSE Italia Mid Cap (-1,36%), come il FTSE Italia Star (-1,9%).

Sulla Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,59 miliardi di euro, restando invariato rispetto alla seduta precedente; i contratti si sono attestati a 295.763, rispetto ai precedenti 289.295, mentre i volumi scambiati sono passati da 0,86 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,88 miliardi.

A fronte dei 227 titoli trattati, 156 azioni hanno chiuso in ribasso. Per contro 59 azioni hanno portato a casa un incremento. Poco mosse le altre 12 azioni del listino italiano.

Tecnologici (+1,27%) e Utility (+0,47%) in buona luce sul listino milanese. Tra i negativi della lista di Piazza Affari, troviamo i comparti Media (-3,62%), immobiliare (-2,30%) e Assicurativi (-1,98%).

In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo il lusso, con Salvatore Ferragamo (+3,20%)
e Moncler (+1,70%) in testa.

Bene anche STMicroelectronics (+2,42%) e Banca Popolare di Milano (+1,66%).

In caduta libera Banca Mps, che ha chiuso con un -11,27%, assieme a Banca Carige, che ha archiviato la seduta con un -13,61%, entrambe sotto quota 1 euro. L'istituto senese ha registrato i minimi di sempre.

Enel Green Power calma -0,28%, dopo il sì dei soci alla scissione a favore dell'Enel.

Limature per Eni (-0,39%): l'Ad Descalzi ha escluso l'ingresso nel raddoppio del North Stream e la cessione di una quota di Saipem.

Fiat Chrysler Automobiles scivola nonostante l'intervento di Marchionne al Salone dell'auto di Detroit.
Giù anche Ferrari -3,01%.

Depresse Mediaset -4,38% e Generali Assicurazioni -2,84%, quest'ultima sulle voci di uscita del numero uno.

Sul listino completo vola Hera +2,24%, dopo aver alzato il velo sul piano industriale 2019.
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