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Il flop di Doha non scalfisce i mercati

Commento, Finanza
Il flop di Doha non scalfisce i mercati
(Teleborsa) -
Piazza Affari archivia la seduta in frazionale rialzo al pari delle principali Borse Europee.

Dopo un avvio difficile, le borse europee a metà mattina erano sulla e sulla parità dopo che stamane a destabilizzare gli investitori è stato il crollo del prezzo del petrolio dopo il flop del vertice a Doha ed il tonfo della piazza giapponese.

Non ha riservato sorpresa l'agenda macroeconomica odierna, con in calendario solo l'indice NAHB stabile per il terzo mese consecutivo, mentre cresce l'attesa per la riunione della BCE di giovedì prossimo.

In lieve rialzo per l'Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,132. Sostanzialmente stabile l'oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 1.235,2 dollari l'oncia. Giornata da dimenticare per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 39,72 dollari per barile, con un ribasso dell'1,59%.

Si riduce di poco lo spread, che si porta a 119 punti base, con un lieve calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta all'1,34%.



Tra gli indici di Eurolandia, chiude ib modesto rialzo Francoforte, evidenziando un incremento dello 0,68%, trascurata Londra, che resta incollata sui livelli della vigilia, e bilancio positivo per Parigi, che vanta un progresso dello 0,26%.

Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul FTSE MIB un rialzo dello 0,55%.

Nella Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,26 miliardi di euro, in calo di 0,3718 milioni di euro, rispetto ai 2,63 miliardi della vigilia; i volumi si sono attestati a 0,92 miliardi di azioni, rispetto ai 1,42 miliardi precedenti.

In luce sul listino milanese i comparti immobiliare (+2,71%), Automotive (+1,76%) e Servizi per la finanza (+1,60%). Nel listino, le peggiori performance sono state quelle dei settori Telecomunicazioni (-1,53%) e Tecnologici (-1,13%).

In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Banca Mps (+8,24%). Dalla parte delle vendite Unicredit (-3,43%) che ha pagato, tra l'altro, lo stacco dello scrip dividend di azioni ordinarie e risparmio. La banca ha reso noto di aver raggiunto un accordo con Quaestio Management per la garanzia all'aumento di capitale della Popolare di Vicenza, operazione che segna di fatto il debutto del fondo Atlante

Anima Holding (+5,76%), Unipol (+5,36%) e Saipem (+5,21%). Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su STMicroelectronics, che ha terminato le contrattazioni a -1,75%.

Telecom Italia scende dell'1,68%.



Giornata fiacca per YOOX NET-A-PORTER, che archivia la seduta con un calo dello 0,60%.



Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Banca Carige (+6,74%), Astaldi (+4,66%), Beni Stabili (+3,48%) e Banca Popolare di Sondrio (+3,36%). Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Sias, che ha terminato le contrattazioni a -2,27%.



Calo deciso per Italmobiliare, che segna un -1,56%.



Sotto pressione Acea, che chiude in ribasso dell'1,54%.









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