(Teleborsa) - Il
mancato versamento di imposte per circa 880 milioni di euro da parte della Apple Italia e l’accordo con il Fisco italiano per restituirli. Questo l’argomento al centro di un’
interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Paglia (SI-SEL) al Ministro dell’economia e delle finanze.
Giovanni Paglia ha infatti fatto presente che "secondo quanto riportato dal quotidiano Repubblica, la società avrebbe sottratto tale cifra al fisco italiano, per
omessa dichiarazione dei redditi ai fini Ires dal 2008 al 2013".
La
Apple Italia, ha evidenziato il parlamentare "ha poi
formalizzato, il
29 dicembre scorso, un
accordo con l’Agenzia delle entrate, versando l’importo di 318 milioni di euro e cioè
quanto richiesto nei verbali di accertamento per sanare la pendenza fiscale".
Secondo quanto accertato dalla Procura di Milano, la Apple vendeva in Italia ma fatturava in Irlanda dove le aliquote fiscali sono molto basse.
Il parlamentare ha sottolineato che "con questa formalizzazione, la società ha accettato tutti i rilievi emersi dalle ispezioni creando un precedente importante, visto che proprio la
Apple persegue la stessa strategia elusiva in altri Paesi dell'Unione europea".
"Nel nostro Paese – ha evidenziato Giovanni Paglia – la Apple denunciava fatturati annuali esigui che non superavano i 30 milioni di euro, a fronte di vendite che invece avrebbero sistematicamente sfiorato il miliardo di euro".
Dietro a quanto premesso, l’onorevole ha chiesto al Governo "a
quali condizioni si sia chiuso il contenzioso tributario, se cioè esso riguardi solo il passato o anche il futuro, e se comprenda anche impegni e clausole extra fiscali, quali ad esempio gli investimenti realizzati dalla Apple sul territorio italiano".