(Teleborsa) - Effetto
Job Report sulle
Borse europee, che terminano in prossimità dei massimi di giornata. Discorso a parte per
Piazza Affari, oggi
penalizzata dalle forti vendite che sono tornate prepotentemente sui titoli bancari.
Il mercato del lavoro statunitense è
cresciuto ben oltre le attese a conferma del buono stato di salute della prima economia al mondo. Tuttavia
i salari medi orari sono inaspettatamente scesi, cosa che potrebbe indurre la Federal Reserve ad adottare un ritmo di rialzo dei tassi di interesse molto più lento.
Pubblicate le attese statistiche sul lavoro in USA, l'attenzione comincia a spostarsi sul
meeting della Banca Centrale Europea del prossimo 10 marzo, in occasione del quale
potrebbero essere varate nuove misure a sostegno dell'Eurozona.
Sul valutario, l'
Euro / Dollaro USA avanza di mezzo punto percentuale dopo uno scatto in avanti del dollaro seguito al Job Report.
Tra le commodities, invece, l'
Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,67%, il petrolio (Light Sweet Crude Oil) guadagna il 2,57%.
Piccolo passo indietro per lo
spread, che si porta a 123 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,47%.
Tra i mercati del Vecchio Continente,
Francoforte chiude con un rialzo dello 0,74%,
Londra termina con un vantaggio dell'1%,
Parigi dello 0,92%.
In rosso ma decisamente sopra i minimi il listino milanese, con il
FTSE MIB che strappa sul finale un -0,38% dopo essere arrivato a perdere oltre 1,5 punti percentuali.
Il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,76 miliardi di euro, in rialzo rispetto agli 2,59 miliardi della vigilia, mentre i volumi si sono attestati a 1,26 miliardi di azioni, rispetto ai 1,43 miliardi precedenti.
Tra i 224 titoli scambiati sul listino milanese, 111 azioni hanno chiuso la seduta odierna in rialzo, mentre 97 hanno portato a casa una flessione. Poco variate le restanti 16 azioni.
Tutte banche tra i peggiori titoli del paniere principale. Oggi il comparto è tornato bersaglio di vendite sui timori per l'elevata mole di
crediti deteriorati che ha spinto la Banca Centrale Europea ad
accendere un faro anche su Banca Carige.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano si conferma invece
Moncler grazie al
pieno di utili e fatturato.
Bene
Tenaris in scia al recupero dei prezzi del greggio.
Sotto o riflettori
Telecom Italia, spinta dalle
ipotesi di un cambio al vertice, ma anche dalle voci, non confermate, della
cessione del pacchetto di controllo di Telecom Argentina al fondo Fintech.