(Teleborsa) -
E' arrivato il tanto atteso via libera della BCE alle nozze fra BPM e Banco Popolare, che era atteso da settimane. La notizia è stata anticipata da fonti vicine ai due Istituti e non è ancora ufficiale, ma a quanto sembra Francoforte ha dato il
via libera preventivo alla fusione, dopo aver accertato che le banche si sono allineate alle
richieste fatte dal suo gruppo di vigilanza.
Frattanto
si è riunito oggi il Consiglio di gestione della Banca Popolare di Milano, con all'ordine del giorno temi di ordinaria amministrazione, ma data la prossimità della chiusura del deal, la riunione ha destato un certo clamore in Borsa. Fra l'altro, sembra che al termine siano
arrivati anche gli advisor ed i consulenti legali della banca.
La riunione del CdA dei due Istituti
era attesa proprio entro il 22 marzo, per dare attuazione alle misure richieste dalla BCE, che dovrebbero includere un rafforzamento patrimoniale del
Banco Popolare. Quest'ultimo ha deciso ieri sera di
rinviare la riunione del suo Consiglio a domani.
Il Presidente del Consiglio di sorveglianza di BPM,
Piero Dino Giarda, intercettato dai giornalisti,
non ha voluto sbilanciarsi sul tema delle nozze con i veronesi, schermendosi con un "non parlo" e preferendo fare una battuta: "Giulietta era di Verona".