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Banche venete, il MEF esclude il bail-in. Sindacati: "Governo non accetti ricatti dall'UE"

Multa Antitrust alla Veneto: "Mutui in cambio di azioni e apertura conto corrrente"

Economia, Finanza
Banche venete, il MEF esclude il bail-in. Sindacati: "Governo non accetti ricatti dall'UE"
(Teleborsa) - Popolare Vicenza e Veneto Banca sull'orlo del bail-in dopo il muro innalzato da Bruxelles "serve un altro miliardo dai privati prima di far scattare l'intervento risolutivo dello Stato".
Ma il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan rassicura: "È escluso".
Intanto alla Veneto arriva una multa da 5 milioni dall'Antitrust per aver "condizionato l'erogazione di mutui all'acquisto di azioni e all'apertura di un conto corrente presso l'istituto di Montebelluna".

Il Governo prova a rassicurare gli animi confermando il proprio impegno affinché "la soluzione sia definita in tempi rapidi", ed esclude l'ipotesi di utilizzare un meccanismo di salvataggio attraverso risorse interne alla banca in crisi.

"Il bail-in è una ipotesi esclusa", afferma Padoan che questa mattina ha incontrato a Roma i vertici dei due istituti. Lasciando il Forum della PA, il titolare del dicastero ha ribadito la necessità di un monitoraggio continuo sulla situazione e "noi contiamo di arrivare a una soluzione consolidata in tempi brevi".

Sono stati convocati per domani, 26 maggio, i CdA di Popolare di Vicenza e Veneto banca per fare il punto della situazione sulle trattative per il salvataggio dei due istituti.

L'appello dei sindacati dopo il muro contro muro della Commissione Europea. "Gentiloni non accetti ricatti dall’Europa. No a scaricare le difficoltà delle due banche su dipendenti e risparmiatori".

"E' tempo di dire basta a chi a Bruxelles pensa di risolvere le difficoltà delle due banche facendole pagare alle lavoratrici e ai lavoratori, insieme ai risparmiatori e all'Italia. Chiediamo al Presidente del Consiglio Gentiloni e al Ministro Padoan di intervenire con tutto il peso e l'autorevolezza del Governo dicendo in modo chiaro e inequivocabile che l'occupazione non può essere ulteriormente penalizzata". Questo il commento dei segretari delle organizzazioni sindacali del credito (Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Sinfub, Ugl, Uilca) dopo l'incontro di ieri a Bruxelles.

"Non si pensi di accettare soluzioni che, per accontentare l'Europa, prefigurino licenziamenti: sarebbe un suicidio per l'intero sistema. Nei prossimi giorni avvieremo, se necessario, tutte le più opportune iniziative di mobilitazione del personale".
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