(Teleborsa) -
Finale debole per le principali borse europee,
dove Piazza Affari registra la peggiore performance sulla scia della debolezza dettata dai titoli petroliferi e bancari. In particolare, tiene banco la
questione delle banche venete dopo il muro innalzato da Bruxelles "serve un altro miliardo dai privati prima di far scattare l'intervento risolutivo dello Stato".
L'
Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,06%. Nessuna variazione significativa per l'
oro, che scambia sui valori della vigilia a 1.257,4 dollari l'oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla dell'1,91%, scendendo fino a 50,38 dollari per barile.
Consolida i livelli della vigilia lo
spread, attestandosi a 175 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 2,11%.
Tra i listini europei ferma
Francoforte, che segna un quasi nulla di fatto. Trascurata
Londra, che resta incollata sui livelli della vigilia. Dimessa
Parigi, che passa di mano sulla parità.
Debole il listino milanese, con il
FTSE MIB che lima lo 0,37%.
A Piazza Affari il
controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,37 miliardi di euro, in calo del 3,43%, rispetto ai 2,45 miliardi della vigilia; per quanto concerne i volumi, questi si sono attestati a 0,79 miliardi di azioni, rispetto ai 0,7 miliardi precedenti.
Tra i 216 titoli trattati, 91 hanno chiuso in flessione, mentre 112 azioni hanno terminato la seduta di oggi in progresso. Stabili le restanti 13 azioni.
Apprezzabile rialzo a Milano per i comparti
Immobiliare (+2,58%),
Viaggi e intrattenimento (+2,14%) e
Tecnologico (+1,38%). Nella parte bassa della classifica di Milano, sensibili ribassi si sono manifestati nei comparti
Petrolifero (-1,90%),
Materie prime (-0,90%) e
Banche (-0,78%).
Tra i
best performers di Milano, si distinguono
Italgas (+1,36%),
STMicroelectronics (+1,31%),
CNH Industrial (+1,20%) e
Snam (+0,89%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Ferragamo, che ha terminato le contrattazioni a -4,43%.
Tra le banche, in apnea
Banco BPM, che arretra del 2,96% su prese di profitto. Giù anche
UBI Banca, -2,53%.