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"The New Wave", NPL Meeting: nel 2021 stock crediti deteriorati salirà a 385 miliardi di euro

A Cernobbio la nona edizione dell'evento organizzato da Banca Ifis. Presentato il report Market Watch NPL

Economia
"The New Wave", NPL Meeting: nel 2021 stock crediti deteriorati salirà a 385 miliardi di euro
(Teleborsa) - "L'onda si sta gonfiando, ma Venezia non è ancora allagata, l'acqua alta arriverà l'anno prossimo, quando il default rate sarà raddoppiato". Questa l'immagine utilizzata dall'amministratore delegato di Banca Ifis Luciano Colombini per descrivere la situazione del credito in Italia. Nel corso del suo intervento a "The New Wave" – nona edizione dell'NPL Meeting diBanca Ifis, l'evento italiano di riferimento per il mercato dei non performing loans e il bank restructuring svoltosi a Villa Erba a Cernobbio (Como) – l'Ad ha sottolineato, tuttavia, come, grazie a interventi importanti da parte dei Governi e delle banche centrali, i risultati negativi determinati dall'emergenza Covid-19 siano inferiori alla crisi precedente, del 2011, quando il default rate fu al 4,5%.



Se una nuova ondata di crediti deteriorati arriverà nel nostro Paese e il sistema è pronto per gestirla con più efficienza del passato.
Nell'ipotesi di consolidamento della ripresa macroeconomica, nel 2021, con la fine delle moratorie, il tasso di default, cioè i crediti performing che passano a non performing, dovrebbe attestarsi al 2,8% rispetto all'1,3% del 2019. Lo stock complessivo, sommando le sofferenze (Npl) e le inadempienze probabili (Utp) ancora presenti a bilancio bancario e quelle già cedute, si stima raggiungerà nel 2020 quota 338 miliardi di euro (+5% sul 2019) mentre nel 2021 le esposizioni deteriorate potrebbero salire fino a 385 miliardi di euro e subire un ulteriore incremento nel 2022. Il mercato delle transazioni Npl, con 34 miliardi di euro di vendite previste nel 2020 e una stima di ulteriori 34 miliardi per l'anno 2021, contrariamente alle timide aspettative di qualche anno fa, si confermerà più che dinamico. Questo lo scenario emerso nel corso del Meeting. Tra i principali temi trattati durante la main conference, i nuovi flussi di NPL, la gestione dell'industry durante la pandemia, l'opportunità di creare una bad bank nazionale, le Gacs. In evidenza anche lo scenario macroeconomico, il mercato italiano del debito, il vincolo del calendar provisionig ma anche ilvalore degli immobili a garanzia e l'effetto moratorie sui bilanci delle banche.

MARKET WATCH NPL – Nel dettaglio secondo quanto emerge dal report Market Watch NPL, l'Osservatorio di Banca Ifis sui crediti deteriorati, presentato questa mattina, nel 2021 si prevede un sensibile incremento dei flussi di nuovo deteriorato nei bilanci bancari, con un aumento del tasso di deterioramento dall'1,3% del 2020 – livello rimasto basso grazie ai provvedimenti di politica economica varati dal governo e prorogati fino a fine anno – al 2,8% del prossimo anno, per effetto della contrazione economica. La previsione di aumento del deteriorato bancario porterà l'Npe Ratio al 7,3% nel 2021, a fronte del 6,2% di questo 2020 che registra, grazie alle dismissioni di portafogli Npl, un indice in miglioramento rispetto al passato. Più del comparto famiglie, sulle stime di incremento del deteriorato 2021, inciderà particolarmente il segmento imprese. Il Rapporto conferma un mercato delle transazioni Npl dinamico con 34 miliardi di euro previsti per l'anno in corso e previsioni costanti per il 2021. Nel 2020 i portafogli Unsecured saranno la tipologia con la maggiore incidenza sul transato (31% del totale), mantenendo prezzi stabili rispetto agli anni precedenti. Il mercato secondario contribuirà in modo significativo al totale delle transazioni sia nel 2020 (29% l'incidenza attesa) sia nel 2021 (30%),con dismissioni concentrate su portafogli Unsecured e Misti.

Nel biennio 2020-2021 – si legge nel Rapporto – si consolida anche il mercato delle transazioni Utp con 27 miliardi di dismissioni attese. I primi 6 investitori hanno acquisito il 44%, pari a 109 miliardi, dei portafogli Npe transati dal 2015 al 2020, evidenziando la favorevole posizione degli operatori che lavorano su questo mercato in modo stabile e continuativo.

Sul fronte delle garanzie sulla cartolarizzazione delle sofferenze l'Osservatorio rileva che dal 2016 le Gacs hanno contribuito al mercato delle transazioni NPL, in particolare sui portafogli Secured, con 31 operazioni (6 attese nel 2020) per oltre 77 miliardi di Gbv. Per i portafogli assistiti da Gacs di cui si ha disponibilità dei dati, il confronto con il business plan originario evidenzia che 10
portafogli su 15 sono al di sotto del target. Un trend che – evidenzia il Rapporto – potrebbe portare a cedere quote di portafogli Unsecured che richiedono una diversa specializzazione nella gestione.

Lo stock complessivo dei crediti deteriorati in Italia è previsto in crescita del 5% nel 2020, quando raggiungerà 338 miliardi, per poi subire un forte incremento nel 2021 fino a quota 385 miliardi con probabili ulteriori aumenti nel 2022. Il 44% dello stock 2020 di Npe in Italia è gestito da sei operatori: DoValue (13%), Amco (9%), Prelios (7%), Cerved (7%), Banca Ifis (5%) e Credito Fondiario (3%). Negli ultimi sei anni il settore del servicing ha conseguito tassi annui medi di crescita a due cifre: +21% la variazionedei ricavi dal 2013, +8% l'Ebitda dell’intero settore.






















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