(Teleborsa) -
Prysmian chiude il trimestre con un utile netto pari a 37 milioni, in linea con il corrispondente periodo 2016, mentre l'utile attribuibile ai soci della capogruppo è salito del 16% a 36 milioni.
I ricavi sono ammontati a 1.849 milioni, riportando una variazione organica pari a -3,7% a parità di perimetro e al netto di variazioni del prezzo di metalli e cambi. Tale calo è "dovuto essenzialmente alla tempistica di esecuzione dei progetti in portafoglio", mentre si continua a beneficiare del
positivo apporto del settore Telecom.
L’
EBITDA rettificato è ammontato a 154 milioni, segnando un miglioramento rispetto a 150 milioni del primo trimestre 2016 (+2,5%).
L’
indebitamento finanziario netto risulta pari a 998 milioni al 31 marzo 2017 (1.038 al 31 marzo 2016), inclusivi di circa 50 milioni di euro relativi al piano di Buy-Back.
”Il primo trimestre 2017 evidenzia la competitività dell’offerta del gruppo nei mercati a più elevato contenuto di tecnologia e valore aggiunto”, commenta l’Ad
Valerio Battista, i progetti come l’interconnessione sottomarina IFA2 tra Francia e Gran Bretagnae
la partnership siglata pochi giorni fa con Verizon per realizzare il progetto “One Fiber” negli USA.
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Le prospettive per l’intero 2017 sono positive", dice il numero uno del gruppo, confermando
obiettivi di redditività in rialzo:
l'EBITDA rettificato è previsto nel range di 710-750 milioni.