(Teleborsa) - Qualche schiarita sul fronte
Whirlpool, l'azienda di elettrodomestici statunitense, che ha rilevato l'italiana
Indesit, varando un
piano industriale e di "riorganizzazione" di ampio respiro in Italia.
Un piano che prevede anche
investimenti (500 milioni) e che farà dell'Italia il polo europeo della
ricerca e sviluppo, ma determinerà anche le sorti di intere Regioni sotto il profilo occupazionale. Il piano prevede infatti la
chiusura di due impianti, in primis quello di
Caserta, ed uno dei due presenti a
Fabriano (Ancona).
Oggi, si è svolto al Ministero dello Sviluppo il
tavolo azienda-governo sindacati, convocato dal Ministro Guidi, che ha fatto appello alla flessibilità delle parti, chiedendo una
"trattativa senza pregiudiziali".
Il terreno dei negoziati, in realtà, è tutto in salita, come precisato anche dai
rappresentanti sindacali presenti all'incontro, che hanno comunque espresso un
giudizio positivo sulla disponibilità manifestata dall'Ad
Davide Castiglioni. Il poroblrema si gioca tutto su quei 1.350 esiberi annunciati, di cui solo 400 sono nuovi, perché 940 erano già inseriti nel precedente piano di rilancio firmato Indesit.
Il numero uno del gruppo si è detto
disponibile a negoziare il modo per ridurre al minimo il "costo sociale" del Piano, mentre i sindacati hanno promesso "battaglia" se si andrà avanti con la chiusura dello stabilimento di Caserta, in cui lavorano almeno 800 persone.