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Mercati in profondo rosso su timori Grecia

Commento, Finanza
Mercati in profondo rosso su timori Grecia
(Teleborsa) - Finale in profondo rosso per le principali borse europee, dove Piazza Affari è maglia nera. Sul sentiment degli investitori pesa l’incognita Grecia, (non c'è ancora un accordo e la tensione resta alta) e i rischi messi in luce dall’UE sull’economia dell’Eurozona, anche se ha migliorato le stime di crescita, grazie al calo del petrolio ed al quantitative easing.



Intanto i listini USA mostrano scambi in rosso, dopo tre sedute consecutive al rialzo, con gli investitori che guardano con apprensione ad una possibile revisione al ribasso del PIL USA relativo al 1° trimestre alla luce dei nuovi dati sulla bilancia commerciale di marzo. Resta una certa prudenza anche in vista del dato sull'occupazione in America, venerdì prossimo.

Seduta in lieve rialzo per l'Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,119. Seduta in lieve rialzo per l'oro, che avanza a 1.195,6 dollari l'oncia. Deciso rialzo del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (+3,33%), che raggiunge 60,89 dollari per barile.

Pesante l'aumento dello Spread, che si attesta a 130 punti base, con un deciso aumento di 23 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento dell'1,82%.

Tra gli indici di Eurolandia, in caduta libera Francoforte, che affonda del 2,51%, si muove in ribasso Londra, con un decremento dello 0,84%, mentre Parigi, segna una discesa di ben del 2,12 punti percentuali. Giornata nera per la Borsa di Milano, che affonda con una discesa del 2,76%.

Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 4,16 miliardi di euro, con un incremento di ben 1.506,2 milioni di euro, pari al 56,85%, rispetto ai precedenti 2,65 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,83 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 1,45 miliardi.

In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, ottima performance per Banca Mps, che registra un progresso del 4,59%, sulla prospettiva di un intervento del governo sulle sofferenze. La banca senese sarebbe fra i maggiori beneficiari assieme a Banca Carige, che mostra un progresso dello 0,55%.

Exploit di Saipem, che mostra un rialzo del 2,08%.

I più forti ribassi, invece, si sono verificati su UnipolSai, che ha archiviato la seduta a -4,89%, dopo la chiusura del periodo per il recesso rispetto all'operazione di conversione delle azioni privilegiate. Debole anche Generali penalizzata da un taglio del giudizio da parte di Barclays.

Sotto pressione Luxottica, all'indomani dei risultati.

Tra i protagonisti del FTSE MidCap, su di giri Banca Generali (+3,45%), dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali.
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