(Teleborsa) -
Giornata no per i mercati europei e per Piazza Affari, che chiudono in deciso ribasso, a causa dell'andamento negativo dei titoli energetici e bancari.
A rafforzare la cautela è stato
l'avvio negativo di Wall Street, in attesa della pubblicazione del Job Report domani, ma le borse già scontavano una
persistente discesa del prezzo del petrolio, con il
WTI che scambia a New York sul filo dei 38 dollari.
L'
Euro / Dollaro USA mostra un timido guadagno dello 0,46%. L'
Oro continua gli scambi a 1.236,1 dollari l'oncia, con un aumento dello 0,96%.
Torna a salire lo
spread, attestandosi a 108 punti base, con un aumento di 3 punti, a fronte di un rendimento del BTP decennale pari all'1,23%.
Tra i mercati del Vecchio Continente, calo frazionale per
Francoforte, che segna un -0,83%, tentenna
Londra, con un modesto ribasso dello 0,47%, mentre appare sotto pressione
Parigi, con un forte calo dell'1,25%.
Scambi in ribasso per la Borsa di Milano, che accusa una flessione dell'1,26% sul
FTSE MIB; sulla stessa linea, si muove in retromarcia il
FTSE Italia All-Share, che scivola a 19.810 punti. Poco sotto la parità il
FTSE Italia Mid Cap (-0,38%), come il FTSE Italia Star (-0,2%).
A Piazza Affari non si salva alcun comparto. Tra i peggiori della lista di Milano, in maggior calo i comparti
Beni personali e casalinghi (-2,06%),
Utility (-1,60%) e
Automotive (-1,57%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari,
ottima performance per il risparmio gestito, con
Azimut che registra un progresso del 2,42%,
Anima Holding del 2,38% e
Banca Mediolanum dell'1,67%. Composta
Intesa Sanpaolo, che cresce di un modesto +0,74%.
Le più forti vendite sono sulle banche popolari, che scontano l'elevato rischio ricapitalizzazione:
Banco Popolare che già l'ha annunciato segna -6,27%, a braccetto con la partner
Banca Popolare di Milano, che registra un ribasso del 3,36%. Crollano
Banca Mps, con una flessione del 4,38%, ed
UBI Banca, che soffre un decremento del 3,49%.