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Confcommercio, disagio sociale rallenta con misure contro caro-energia

Economia
Confcommercio, disagio sociale rallenta con misure contro caro-energia
(Teleborsa) - Si restringe l'area del disagio sociale ad aprile, per l'impatto dell misure contro il caro energia varate dal governo (bonus ed accise), che hanno mitigato il rincaro dell'elettricità e del gas, ma l'effetto è solo temporaneo e sarà annullato da ulteriori aumenti dei prezzi.

Il Misery Index di Confcommercio ad aprile 2022 si è attestato dunque su un valore stimato di 16,1 punti, in diminuzione di sette decimi di punto su marzo. Il ridimensionamento - avvertono gli esperti - va considerato come temporaneo, in quanto legato a misure una tantum sui prezzi degli energetici.

In linea con quanto registrato negli ultimi mesi, l’andamento dell’indicatore del disagio sociale continua ad essere determinato in misura quasi esclusiva dalla componente inflazionistica, che segna una nuova accelerazione. Il permanere di questa dinamica espansiva rischia, nei prossimi mesi, di riflettersi, in negativo, sui comportamenti dei consumatori, sulle possibilità di recupero dell’economia e sul mercato del lavoro. Elementi che potrebbero produrre un nuovo e significativo ampliamento dell’area del disagio sociale.

Ad aprile 2022 il tasso di disoccupazione ufficiale si è confermato all’8,4%, per effetto di una limitata riduzione degli occupati (-12mila unità su marzo) e del numero di persone in cerca di lavoro (-17mila unità in termini congiunturali). A questa evoluzione si è associata una moderata crescita degli inattivi (+34mila unità su marzo). Nello stesso mese le ore autorizzate di CIG sono state oltre 34,1 milioni, a cui si sommano oltre 11,5 milioni di ore per assegni erogati dai fondi di solidarietà.

Ad aprile i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto hanno mostrato un temporaneo ridimensionamento scendendo al 5,8% tendenziale dal 6,5% di marzo. Il dato risente in larga misura della riduzione della accise sui carburanti. I primi dati di maggio segnalano, sulla scia degli aumenti dei prezzi nel settore alimentare e di una ripresa degli energetici, una nuova accelerazione. Si consolidano, pertanto, i timori di un ampliamento nei prossimi mesi dell’area del disagio sociale e di modifiche in negativo nei comportamenti d’acquisto delle famiglie.


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