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Appello Menarini: chiesti dal P.G. 9 anni di reclusione per entrambi i fratelli Aleotti

Nel Processo in corso a Firenze il Procuratore Generale Ettore Squillace Greco ha riproposto anche il reato di truffa escluso in primo grado

Economia
Appello Menarini: chiesti dal P.G. 9 anni di reclusione per entrambi i fratelli Aleotti
(Teleborsa) - Processo Menarini. Terza udienza del Giudizio di Appello in corso al Tribunale di Firenze per la vicenda del "prezzo gonfiato dei farmaci" e dei reati finanziari connessi. Presenti in Aula i due principali imputati, i fratelli Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, figli del patron della multinazionale farmaceutica Menarini, Alberto Sergio Aleotti, morto nel 2014.

Lucia, Presidente del Gruppo fino allo scorso giugno, e il fratello Alberto Giovanni erano stati nel 2016 condannati in primo grado dal Tribunale del capoluogo toscano rispettivamente a 10 anni e 6 mesi di reclusione e a 7 anni e 6 mesi. La donna era stata giudicata colpevole di corruzione e riciclaggio dei proventi esportati illecitamente dal padre e l'uomo solo di riciclaggio. I Giudici non avevano invece dato seguito all'accusa di truffa.

Ora in Appello la Procura Generale, con intervento del Dott. Ettore Squillace Greco che già in precedenza aveva riproposto quale reato presupposto del riciclaggio, oltre alla frode fiscale, anche quello di truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, nella sua requisitoria di circa due ore ha oggi insistito nel sostenere la responsabilità di entrambi gli imputati principali, appunto Lucia Aleotti e Alberto Giovanni Aleotti, per il contestato riciclaggio della rilevante somma di 1.200.000.000 di euro, provento di fondi neri accumulati all’estero dal Alberto Sergio Aleotti.

Per quanto riguarda la truffa, il Procuratore Generale ha ribadito come attraverso la sovrafatturazione del costo di taluni principi attivi, il Cavalier Aleotti avrebbe indotto in errore il Ministero della Sanità, ottenendo l’autorizzazione al commercio di specialità medicinali ad un prezzo di vendita più alto rispetto a quello che sarebbe stato determinato se avesse dichiarato il costo effettivo di tali principi attivi.

A conclusione della requisitoria, il P.G. ha formulato richiesta di condanna per entrambi alla pena di anni 9 di reclusione. Il Dottor Squillace Greco ha, inoltre, chiesto anche la condanna della madre dei due principali imputati, Massimiliana Landini, accusata di un episodio marginale di riciclaggio, alla pena di anni 2 e mesi 8 di carcere.

Hanno poi concluso vari difensori delle numerose parti civili costituite, formulando richiesta di risarcimento dei danni che assumono di avere subito in conseguenza della citata “gonfiatura” dei prezzi dei farmaci.

Il processo è stato poi rinviato al 24 ottobre per l’inizio della discussione della difesa di Alberto Giovanni Aleotti, assistito dagli Avvocati Michela Vecchi e Avv. Gian Paolo Del Sasso. Le arringhe dei difensori di Lucia Aleotti da parte dell’Avvocato Alessandro Traversi e dell’Avvocato Franco Coppi sono invece previste per la successiva udienza del 31 ottobre.
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