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Terremoto Centro Italia: 30 mila sfollati per il più devastante sisma dal 1980

La scossa magnitudo 6,5 delle 7,41 di domenica 30 ottobre sentita da Bolzano alla Puglia. Solo circa 20 feriti, non si contano fortunatamente morti

Terremoto Centro Italia: 30 mila sfollati per il più devastante sisma dal 1980
(Teleborsa) - Dopo il terribile sisma del 24 agosto che è costata la vita a quasi 300 persone, Italia nuovamente in ginocchio a causa di altri due terremoti, il primo lo scorso 26 ottobre e l'altro alle ore 7,41 di domenica mattina, nella provincia di Macerata, il più violento dal 1980 di magnitudo 6,5. Aumenta di ora in ora il numero di sfollati, che sono arrivati a 28 mila, mentre non si sono registrati fortunatamente morti. L'ING (Istituto Nazionale di Geofisica) ha calcolato il sisma di magnitudo 6,5, precisando l'epicentro tra Preci, Norcia e Castel Sant'Angelo sul Nera. Si tratta della stessa faglia che si attivata il 24 agosto causa del primo devastante terremoto.

La scossa ha svegliato l'Italia intera, sentita da Bolzano alla Puglia. Gravi i danni, soprattutto agli antichi edifici storici e di culto. Il Sindaco di Arquata del Tronto avrebbe precisato che "non ci sono più case, è venuto giù tutto". Rasa al suolo la Basilica di San Benedetto di Norcia, risalente al 1300. Panico a Roma, dove il sisma è stato sentito molto bene e ha portato centinaia di persone a riversarsi nelle strade di primo mattino. Chiuse per sicurezza le linee della metropolitana A, B e B1. Interdetta anche la Basilica di San Paolo, per evidenti danni strutturali.

Quella registrata nella mattina del 30 ottobre è la scossa più violenta avvertita in Italia dal 1980, superiore a quelle degli altri devastanti terremoti che hanno colpito negli ultimi 35 anni l'Italia. Forte come quella del disastro che colpì l'Irpinia e la Basilicata. Diversi feriti, come ha segnalato il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ma nessun morto, almeno al momento. Tre persone estratte vive a Tolentino, senza che abbiano subito conseguenze. Altre due persone sono state messe in salvo a Poggio Vitellino, frazione di Amatrice, nel reatino, la zona tra le più disastrate dalla prima scossa del 24 agosto scorso.

Scosse e micro scosse non si contano, il cosiddetto sciame sismico appare non solo interminabile, ma dà l'impressione di intensificarsi. Gli esperti parlano di repliche e, senza pronunciarsi sui tempi, non escludono altri terremoti, anche violenti. Alle 13,07 di domenica una nuova forte scossa ha interessato la provincia di Perugia.

Vista l'eccezionalità della situazione, il Premier Matteo Renzi ha convocato d'urgenza un Consiglio dei Ministri straordinario: "Terremo un Consiglio dei ministri per le prime misure necessarie a questa terza ondata sismica", ha spiegato Renzi. Il governo, ha aggiunto, "ascolterà i governatori delle quattro regioni interessate, il commissario" per l'emergenza terremoto Vasco Errani, "e il capo della Protezione civile", Fabrizio Curcio. Fatto questo, ha continuato, "interverremo in fase emendativa nel decreto che ora è all'esame del Parlamento per allargare il cratere", ovvero il numero dei comuni interessati agli interventi.
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