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Protesta latte, salta la tregua. Movimento pastori: "72 centesimi al litro passo indietro"

Il prossimo confronto in programma è atteso per Giovedì 21 febbraio, a Roma

Economia
Protesta latte, salta la tregua. Movimento pastori: "72 centesimi al litro passo indietro"
(Teleborsa) - Tutto da rifare. È durata solo una notte, infatti, la tregua di tre giorni siglata lo scorso 16 febbraio nelle prove di intesa tra industriali e pastori, nella vertenza sul crollo del prezzo del latte ovino in Sardegna.

Nelle scorse ore, nuovo blitz a una cisterna che trasportava il latte a Cuglieri (Oristano) con migliaia di litri versati di nuovo sull'asfalto.

"No all’accordo, la battaglia prosegue", fanno sapere i pastori, impegnati nei presidi davanti ai caseifici che nelle assemblee spontanee per decidere se accettare o meno la proposta. L’accordo prevede un prezzo iniziale di 72 centesimi al litro che dovrebbe salire fino a 1,20 euro al litro entro la fine dell’anno. "È un passo indietro ha anticipato il leader storico del Movimento Pastori sardi, Felice Floris – la gente, però, non torna indietro e noi lo sentiamo. Non c’è trattativa se non c’è un sistema immediato che porti ad una soluzione strutturale, con un minimo garantito per i costi di produzione".

Salvini: "Spero in soluzione" - Intanto, il Ministro dell'Interno si dice fiducioso: "Le posizioni che prima erano lontane - sottolinea il Vicepremier - si stanno avvicinando e spero che nei prossimi giorni combacino perfettamente".

Cosa prevede l'intesa - Il tavolo di filiera, tra il ministro dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio, il presidente della Regione Sardegna, industriali e allevatori si era concluso con una proposta sul tavolo per portare il prezzo del latte a 72 centesimi al litro e tre giorni di tregua nella mobilitazione dei pastori sardi. L'obiettivo: non bloccare il conferimento del latte e riprendere a far lavorare i caseifici.

APPUNTAMENTO NELLA CAPITALE - Il prossimo confronto in programma è fissato per giovedì 21 febbraio, a Roma.
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