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Fed in primo piano: dal nulla di fatto al focus sulla guidance

Finanza
Fed in primo piano: dal nulla di fatto al focus sulla guidance
(Teleborsa) - La Fed torna in primo piano, in attesa che stasera annunci le sue decisioni di politica monetaria. In realtà non si aspettano grandi novità da questa riunione, data l'incertezza che ancora regna sovrana, ma i segnali che i mercati restituiscono alla banca centrale USA sono significativi del desiderio di una maggiore trasparenza.

Fumata nera dal FOMC - La gran parte degli economisti attende per stasera un sostanziale nulla di fatto dal FOMC, sia per il quadro di incertezza "politica" causato dall'avvicendamento Trump-Biden alla Casa Bianca, sia per la tempistica con cui procederà la campagna di vaccinazioni e, dunque, vi sarà un ritorno alla normalità dopo la pandemia.

Anche le Minutes dell'ultimo incontro di politica monetaria hanno rivelato che "non sono necessari" immediati aggiustamenti al quantitative easing, quindi la probabilità che la Fed possa spostare i suoi acquisti sulle lunghe scadenze è quanto meno remota.

Un recente sondaggio di Reuters fra 43 economisti ha dimostrato che solo un quinto attende un aumento degli stimoli in questa riunione.

Atteso spostamento acquisti sulle lunghe scadenze - Secondo gli esperti, la campagna di vaccinazioni anti-Covid porterà a una ripresa dell'economia, accrescendo l'appetito degli investitori per gli asset più rischiosi (azionario) a scapito dei Treasury (bene rifugio). Questo sta facendo impennare i rendimenti, soprattutto per i titoli a più lunga scadenza, ma una curva dei tassi più "ripida" dimostra anche che difficilmente la Fed prenderà decisioni in questa riunione su eventuali acquisti di asset.

Un sondaggio di Bank of America rivela aspettative di un rialzo dei tassi il prossimo anno: l'86% dei gestori di fondi infatti punta su un aumento dei rendimenti a lunga scadenza ed il 76% vede una curva più ripida per effetto delle aspettative sulle lunghe scadenze.

Curva dei rendimenti più ripida - Lo spread fra i rendimenti a 2 e 10 anni si è ampliato di oltre 10 punti base a dicembre, riflettendo un aumento di quelli a più lunga scadenza, sull'aspettativa di un sostanziale nulla di fatto del FOMC nella riunione di fine anno.

Auspicabile più chiarezza sulla guidance - Al di là delle decisioni più immediate della Fed, a questa o alla prossima riunione, parrebbe che i mercati stiano chiedendo alla banca centrale USA una maggiore chiarezza sulla guidance, ovvero su come intende condurre i suoi programmi di quantitative easing fra le varie scadenze, e sulle tempistiche degli eventuali acquisti.

Il focus allora sarà sulla comunicazione, su una guidance più chiare e trasparente, da tempo annunciata dalla Fed e mai adottata. Non è detto che la riunione di dicembre sia l'occasione giusta, forse la Fed aspetterà il meeting di gennaio, quando riuscirà ad avere un quadro più chiaro sui vaccini e guida politica.
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