(Teleborsa) - "La segnalazione che
l’Autorità Garante del Mercato e della Concorrenza ha inviato al
Presidente del Consiglio su sua
sollecitazione è importante perché promuove una
visione dei mercati dinamica e stimolante per l’attività economica, con l’obiettivo di portare a famiglie e imprese prodotti innovativi adeguati alle
sfide dei tempi". Lo afferma
Jeffrey Hedberg,
Ceo di WindTre, che in un post su Linkedin plaude a
due temi, in particolare, sui quali è stata posta
l'attenzione."Il primo - scrive Hedberg - "riguarda
un limite allo sviluppo che frena le reti di telecomunicazioni in Italia da molti anni: le limitazioni
imposte ai campi elettromagnetici sul territorio nazionale sono un decimo di quelle indicate dalle autorità europee e adottate da paesi come Francia e Germania, con i quali l’Italia è in competizione sul mercato globale delle esportazioni. I fornitori di connettività devono installare molte più antenne a parità di territorio e popolazione, con un impatto paesaggistico superiore e maggiori difficoltà nel portare i servizi a famiglie e imprese.
Armonizzare i limiti italiani a quelli europei serve anche a mettere il tessuto industriale italiano in grado di
competere alla pari con i concorrenti internazionali".Per il Ceo di
WindTre una seconda annotazione dell'Antitrust ''
particolarmente rilevante" riguarda invece le
politiche di sostegno alla domanda. "Il cosiddetto "Voucher Fase 1" - osserva - è uno
strumento importante per aiutare le famiglie meno abbienti a dotarsi dei dispositivi e della connettività necessari alla didattica a distanza e allo smart working. Nonostante ciò, a quattro mesi dal varo della misura, sono state utilizzate appena un
terzo delle risorse. Un segnale che l'attuazione della misura è stata concepita in modo non ottimale. Davanti a una prossima "Fase 2", è importante trarre tutte le lezioni possibili dalla "Fase 1" per evitare di replicare gli errori, nell'interesse dei beneficiari di una
politica pubblica così importante".L’auspicio - conclude Hedberg - "è che il
Governo proceda presto con una revisione dei limiti di campo elettromagnetico e ripensi le politiche di
sostegno alla domanda, nell’interesse del
tessuto produttivo e del sistema-paese".