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Commercio estero, Istat: sale ancora export a maggio

Per contro, si conferma la tendenza in calo delle esportazioni del nostro Paese verso Russia e Cina

Economia, Macroeconomia
Commercio estero, Istat: sale ancora export a maggio
(Teleborsa) - A maggio 2022 prosegue, ininterrotta da inizio anno, la crescita congiunturale dell’export verso i paesi extra UE (+4,7%) trainata in particolare dalle vendite di beni strumentali e intermedi. Nella media degli ultimi tre mesi, la dinamica congiunturale e` molto positiva. Lo rileva l'Istat aggiungendo che su base annua, la crescita dell’export segna una decisa accelerazione (+26,2%, era +11,9% ad aprile) ed è geograficamente molto concentrata: infatti, l’aumento delle vendite verso gli Stati Uniti spiega un terzo dell’incremento tendenziale complessivo. Per contro, si conferma la tendenza in calo delle esportazioni del nostro Paese verso Russia e Cina.

Gli acquisti di prodotti energetici contribuiscono per 41,2 punti percentuali al marcato aumento tendenziale dell’import italiano dai paesi extra Ue. Il deficit energetico si amplia sensibilmente – raggiungendo nei primi 5 mesi dell’anno quasi 40 miliardi – ma l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici è elevato e in aumento rispetto a un anno prima.

L’incremento su base mensile dell’export - spiega l'Istituto di statistica - riguarda tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione dei beni di consumo non durevoli (-0,9%), ed è determinato in particolare dalle maggiori vendite di beni strumentali (+7,6%) e beni intermedi (+7%). Dal lato dell’import, la diminuzione congiunturale è dovuta soprattutto alla flessione degli acquisti di energia (-3,2%). Diminuiscono anche gli acquisti di beni strumentali (-2,8%) mentre aumentano, con intensità diverse, le importazioni di beni di consumo durevoli (+11,6%) e non durevoli (+2,4%) e beni intermedi (+0,7%).
Nel trimestre marzo-maggio 2022, rispetto al trimestre precedente, l’export cresce dell’8,5%; l’aumento, generalizzato, è molto sostenuto per energia (+50,8%). Nello stesso periodo, l’import segna un rialzo congiunturale del 15%, cui contribuisce in ampia misura il forte aumento degli acquisti di energia (+31,9%). Un contributo importante deriva anche dall’aumento delle importazioni di beni intermedi (+9,6%). Diminuiscono gli acquisti di beni di consumo durevoli (-4,2%).

A maggio, l’export cresce su base annua del 26,2%. L’aumento, diffuso a tutti i raggruppamenti, è particolarmente accentuato per energia (+116,2%). L’import registra una crescita tendenziale più intensa (+67,9%), anch’essa diffusa a tutti i raggruppamenti e molto elevata per energia (+182,0%).

Il disavanzo commerciale con i paesi extra UE è pari a 637 milioni, a maggio, a fronte di un avanzo di 4.783 milioni dello stesso mese del 2021. Il deficit energetico (-8.686 milioni) è molto più ampio rispetto a un anno prima (-2.914 milioni) ma l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, pari a 8.049 milioni, è elevato e in aumento rispetto a maggio 2021 (7.697 milioni).

Si rilevano aumenti su base annua dell’export verso la maggior parte dei principali paesi partner extra Ue27; i più ampi riguardano Turchia (+58,4%), paesi OPEC (+42,8%) e Stati Uniti (+42,5%). Le vendite verso Russia (-9,5%) e Cina (-9,1%) risultano ancora in calo.

Gli acquisti dalla Russia (+141,6%) e dai paesi OPEC (+94,8%) registrano incrementi tendenziali molto più ampi della media delle importazioni dai paesi extra UE27.
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