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Bifire, Alantra inizia copertura con Buy e TP a 5,4 euro

Finanza, Consensus
Bifire, Alantra inizia copertura con Buy e TP a 5,4 euro
(Teleborsa) - Alantra ha iniziato la copertura sul titolo Bifire, società attiva nella produzione di materiali per la protezione al fuoco e l'isolamento termico nei settori dell'edilizia e dell'industria, quotata dal 31 maggio 2022 su Euronext Growth Milan. Il target price è stato fissato a 5,4 euro per azione (pari a un upside di circa l'80%), mentre il giudizio è "Buy". Gli analisti si aspettano che la società chiuda il 2022 con ricavi per 39 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 9 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 5,3 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2022, rispettivamente, a 42 milioni di euro, 9,6 milioni di euro e 5,7 milioni di euro.

Una copertura più capillare del mercato italiano, l'ampliamento del catalogo prodotti e l'ulteriore espansione nella regione DACH dovrebbero guidare la crescita organica di Bifire, scrivono gli analisti. Prevedono guadagni di quote di mercato in Italia con i prodotti esistenti e il ramp-up di un nuovo prodotto (Bilife) a partire dal secondo semestre 2022. I ricavi netti dovrebbero registrare un CAGR 21-24 del 16,9%. Il margine EBITDA Adjusted dovrebbe ridursi dal livello record del 2021 (23,5% sulle vendite totali) e la graduale eliminazione del Superbonus 110% dovrebbe essere un vento contrario.

Alantra fa notare che il gruppo storicamente non ha pagato dividendi e ha reinvestito il suo FOCF in capex per supportare il lancio di nuovi prodotti, la spesa in ricerca e sviluppo e l'espansione della produzione. Prevede che Bifire genererà un FCF positivo di 5,6 milioni di euro nel 2022-24. Tuttavia, la banca d'affari ritiene che il management continuerà a privilegiare l'espansione del business rispetto alla generazione di cassa. I proventi netti di 9 milioni di euro dall'IPO dovrebbero aggiungere l'opzione M&A.

Nella ricerca vengono anche evidenziati i principali rischi legati al business di Bifire: aumento della concorrenza dei grandi player; crescente concorrenza da parte dei player asiatici; dipendenza da due persone chiave (Alberto Abbo e Alfredo Marini); riduzione degli incentivi fiscali con ripercussioni sui volumi del mercato residenziale italiano delle ristrutturazioni; pressioni sulla redditività alla scadenza del Superbonus 110%; nessun brevetto sulle tecnologie; mancanza di track-record di M&A.
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