(Teleborsa) - "Abbiamo ora
un'occasione importante, il piano di Ripresa e Resilienza obbliga a ragionare in termini sistemici sulle condizioni di contesto per lo svolgimento dell'attivita' economica nel Paese e nel Mezzogiorno". Lo ha detto il capo del servizio Struttura economica di Banca d'Italia,
Fabrizio Balassone, in occasione della prima giornata di
"Sud- Progetti per ripartire", organizzato dal ministero per il Sud.
"Interventi sulla
pubblica amministrazione, - ha spiegato - la giustizia civile, l'istruzione, la sanità, la dotazione d'infrastrutture possono avere maggiori ricadute al Sud, che, negli anni, ha accumulato maggiori ritardi e inefficienze. Possono consentire di sostenere aumenti dell'occupazione e della produttività nel lungo periodo".
"Una riduzione del 6% del costo del lavoro, coerente con la
decontribuzione al
Sud, potrebbe accrescere l'occupazione di oltre
l'1%". Si tratta, evidentemete, di un provvedimento di natura temporanea - ha aggiunto Balassone - e, affinché abbia un impatto duraturo va accompagnato da misure che sostengano la crescita della produttività, da riforme di contesto che riducano l'incertezza e gli oneri amministrativi e che siano di stimolo all'investimento privato, specie in tecnologie avanzate". Al Sud, infatti, "gli
investimenti sono inferiori del 35% rispetto al 2007 e non danno segni di ripresa" e "l'aumento di quelli pubblici può fornire un contributo importante, a patto che avvenga con
rapidità ed efficienza superiore a quelle
riscontrate nel recente passato".