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Campari, ripresa dei consumi nei locali spinge vendite dei primi 9 mesi 2021

Finanza
Campari, ripresa dei consumi nei locali spinge vendite dei primi 9 mesi 2021
(Teleborsa) - Campari, società quotata su Euronext Milan e uno dei maggiori player a livello globale nel settore degli spirit, ha registrato vendite nette pari a 1.575,7 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, con una variazione organica pari al +27,3% rispetto ai primi nove mesi 2020 e del 24% rispetto ai primi nove mesi 2019 pari al +24%. In particolare, nel terzo trimestre la crescita delle vendite nette è stata del 12,8% (+27,3% rispetto al terzo trimestre del 2019).

Il mercato principale per il gruppo, gli Stati Uniti, hanno mostrato un aumento del 23,4% (+23,7% rispetto ai primi nove mesi del 2019); Espolòn, Grand Marnier, Wild Turkey, Aperol e il portafoglio di rum giamaicani hanno registrato una crescita a doppia cifra. In Italia, dove resta predominante il canale on-premise, ha registrato una crescita del 29,6% nei nove mesi (+14,6% rispetto ai primi nove mesi del 2019), grazie alla ripresa dei consumi dello stesso canale on-premise. Brand come Aperol, Campari e Campari Soda sono cresciuti a doppia cifra, mentre Crodino ha registrato una crescita sostenuta a cifra singola.

L'EBITDA rettificato si è assestato a 418 milioni di euro, in crescita del 36,1% sul 2020, mentre l'utile del gruppo prima delle imposte rettificato è stato pari a 343,3 milioni di euro (+56,1%). Il debito finanziario netto è pari a 926 milioni di euro al 30 settembre 2021, in calo di 177,8 milioni di euro rispetto ai 1.103,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020.



"Nei primi nove mesi del 2021, abbiamo registrato una performance molto sostenuta con crescite a doppia cifra nelle geografie e marchi chiave nonché in tutti i principali indicatori di vendite e profittabilità - ha commentato il CEO Bob Kunze-Concewitz - I trend positivi registrati nei primi mesi dell'anno sono proseguiti nell'estate, la stagione chiave per il canale on-premise. Le ragioni di questa performance sono ascrivibili alla ripresa del canale on-premise grazie alla revenge conviviality e a un trend sostenuto dei consumi a casa".

"Per quanto riguarda le prospettive per il resto dell'anno prevediamo che la dinamica positiva dei brand e il mix di vendite favorevole continuino nell'ultimo trimestre, contribuendo a compensare parzialmente l'intensificarsi della pressione sui costi dei materiali e sui costi logistici, i maggiori investimenti in brand building e il phasing dei costi di struttura", ha aggiunto.
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