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Il Fondo Monetario lancia l'allarme banche

Economia
Il Fondo Monetario lancia l'allarme banche
(Teleborsa) - Brutte notizie per le banche che, come consueto, continuano a pagare il prezzo più alto della crisi debitoria europea. Un nuovo allarme sull'instabilità finanziaria è stato lanciato oggi dal Fondo Monetario Internazionale, che ha stimato un impatto pesante della crisi sulle banche europee, a causa dell'aumento dei rischi e delle preoccupazioni per la Zona Euro.

L'FMI ammette il parziale fallimento delle politiche messe in campo dai Governo, confermandone la validità, ma riconoscendo al tempo stesso che non sono riuscite a sanare il generalizzato clima di sfiducia. Il principale rischio resta la crisi europea, ma anche le economie emergenti non sono immuni da shock causati dalla stessa. Gli Stati Uniti ed il Giappone, invece, avrebbero bisogno di nuove politiche fiscali, al passo con i tempi.

Il Global Financial Stability Report, presentato oggi a Tokyo, ha segnalato che le banche europee continueranno a pagare il prezzo più alto della crisi, riducendo i propri assets di 2800 miliardi di dollari, pari al 7,3% del totale, entro il 2013. Questa però è solo l'ipotesi migliore, perché lo scenario peggiore, esaminato dal FMI, indica un impatto di 4500 miliardi di dollari, pari al 12% del totale.

Le stime dell'organizzazione che ha sede a Washington segnando dunque un peggioramento rispetto al precedente rapporto di primavera, che indicava un impatto di 2600 miliardi nello scenario migliore e 3800 miliardi in quello peggiore.
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