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I mercati aprono in rosso, tornano le preoccupazioni per l'economia

Commento, Finanza
I mercati aprono in rosso, tornano le preoccupazioni per l'economia
(Teleborsa) - Partenza in rosso per l'Europa, in scia alla performance negativa dei mercati asiatici, che hanno risentito di un ritorno dell'incertezza per la situazione economica globale. La banca mondiale ha ridotto le stime di crescita della Cina, ma sui mercati pesa anche il rapporto sul mercato del lavoro americano, diffuso venerdì, che potrebbe alludere ad un vicino ritiro degli stimoli offerti.



A frenare le borse concorrono le ansie relative all'Eurozona, dove la Spagna resta assillata dal dilemma se chiedere o meno gli aiuti alla UE, mentre la Grecia resta in bilico in attesa di un accordo con la Troika. Oggi, si riunirà l'Eurogruppo per dare il via libera formale al Fondo ESM.

Wall Street resterà chiusa per festività, per il Columbus Day, e questo potrebbe ispirare un po' di cautela ed una certa volatilità ai mercati del Vecchio Continente.

Grande attesa per la stagione delle trimestrali in USA, che prenderà il via questa settimana con Alcoa e JP Morgan.

L'euro è debole, scambiando a 1,298 dollari, mentre lo spread BTP-Bund è risalito, attorno ai 352 punti.

La piazza peggiore nei primi scambi è Milano, che cede scivolare l'indice FTSE MIB dell'1,2%, seguita da Parigi che perde l'1% circa. Male anche Francoforte che cede lo 0,9%, Bruxelles e Londra circa lo 0,7%. Amsterdam lo 0,6% e Madrid lo 0,5%.


Nessun segno positivo nel paniere FTSE MIB, che mostra un monocolore, nelle varie gradazioni dello scarlatto.

Pesanti gli industriali, in particolare le due Fiat, che tornano a risentire della debolezza del mercato dell'auto europeo.

Giù anche le banche, dopo la buona performance tracciata venerdì, anche di rimando alla promozione dell'Authorithy bancaria europea, che ha confermato anche la solidità degli altri Istituti europei. Oggi si dà più spazio ai realizzi, che penalizzano in particolare BPER ed Intesa Sanpaolo.

Parmlat limita le perdite dopo aver ribadito la correttezza dell'operazione Lactalis America, in risposta alle notizie di stampa che parlavano dell'avvio di una inchiesta della Procura di Parma. Un portavoce avrebbe smentito anche le ipotesi di delisting, circolate venerdì.

Alla ribalta Marcolin, dopo aver confermato l'esistenza di trattative avanzate con PAI Partners di alcuni soci, di rimando alle indiscrezioni di stampa che parlavano della possibile cessione di parte della quota di Della Valle al fondo di private equity.
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