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Spending review, ok del Governo. Salta per ora l'aumento dell'IVA

Economia
Spending review, ok del Governo. Salta per ora l'aumento dell'IVA
(Teleborsa) - Risparmi per complessivi 26 miliardi in tre anni ma senza tagli lineari e mantenendo intatti tutti i servizi erogati dalla pubblica amministrazione.

Dopo una riunione fiume terminata nella notte, cui è seguita un'inedita conferenza stampa, il Governo ha approvato il decreto sulla spending review che intende far risparmiare allo Stato 4,5 miliardi per il 2012, 10,5 miliardi per il 2013 e 11 miliardi per il 2014.

In questo modo, è stato scongiurato l'aumento dell'IVA di due punti percentuali per gli ultimi tre mesi del 2012 e per il primo semestre del 2013.

Enti locali

Tra i provvedimenti più significativi, il dimezzamento delle province, il cui numero scenderebbe in tutto a quota 50. Entro il 1° gennaio 2014 verranno istituite le città metropolitane di Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria con la contestuale soppressione delle relative province.
Forte riduzione (700 milioni di euro per il 2012 e 1 miliardo dal 2013) dei trasferimenti dello Stato alle Regioni a statuto ordinario.

Sanità

Quanto alla sanità, salta la chiusura dei piccoli ospedali ma il settore pagherà comunque il proprio contributo con un taglio del 5% sull'acquisto di beni e servizi, la rinegoziazione dei contratti in essere, un aumento dello sconto che farmacie e aziende farmaceutiche praticano al SSN. Sott'occhio anche l'acquisto di dispositivi medici che dal prossimo anno avrà un tetto di spesa, oltre che uno sconto del 5%. Ridotto anche l'acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati convenzionati.

Pubblica Amministrazione

Confermato il taglio del 20% dei dirigenti e del 10% dei dipendenti, ma anche dei metri quadrati di spazio riservati a ciascun impiegato. Ferie e riposi sono obbligatoriamente fruiti e in nessun caso potranno essere tradotti in trattamenti economici. I buoni pasto non potranno superare il valore di 7 euro.
Si interverrà poi sui dipendenti in soprannumero: in base a certi requisiti, andranno in pensione da subito ma riceveranno il TFR solo alla data in cui avrebbero maturato il diritto di andare in pensione.
In nessun caso sarà previsto ai dipendenti pensionati effettuare consulenze. Sotto la lente gli acquisti delle PA, che potranno rescindere i contratti di lungo periodo se non più convenienti. Verrà inoltre rafforzata la Consip.
Eliminati gli eccessi di spesa per Ministeri e Enti. Tagliati del 50% i fondi relativi al parco auto. Soppresse Isvap e Covip, che verranno accorpate nell'Irvap, e altri enti e società.
Previsti poi una riduzione degli affitti pagati dalla pubblica amministrazione e un taglio degli organici delle forze armate non inferiore al 10%.

Scuola e Università

Saltano il taglio dei fondi alle università e l'erogazione di fondi per le scuole non statali, mentre viene confermata la spesa per l'acquisto di libri scolastici.

Grazie al risparmio ottenuto, spiega Palazzo Chigi in una nota, sarà possibile estendere la clausola di salvaguardia in materia pensionistica ad altri 55.000 soggetti. La spending garantirà ulteriori risorse per la ricostruzione delle zone danneggiate dal sisma.

Il Governo ha poi precisato che sarà adottato un altro provvedimento di spending review riguardante le agevolazioni fiscali, la revisione strutturale della spesa e i contributi pubblici.
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