(Teleborsa) -
Esordio debole per i mercati di Eurolandia, dopo due giornate positive, alimentate dalla rinnovata speranza di interventi delle autorità monetarie. I realizzi però hanno preso il sopravvento, anche per la cautela ispirata dagli importanti appuntamenti dei prossimi giorni.
Con Wall Street chiusa c'è poca operatività e questo sta influenzando anche i mercati europei, dopo quelli asiatici, che sono riusciti a chiudere in rialzo solo grazie all'ascesa dell'energia. Fra l'altro, dalla Cina sono arrivate nuove notizie negative, poiché il PMI dei servizi indica una stagnazione.
Occhi puntati sulla BCE, in vista di un quasi scontato taglio del costo del denaro, anche se molti analisti indicano che il beneficio di misure convenzionali sarà minimo di fronte al difficile stato dell'economia europea, in recessione.
L'euro viaggia in calo, scendendo sul dollaro a 1,258 USD (-0,2%).
A guidare il ribasso in Europa c'è Madrid, che perde oltre mezzo punto, seguita da Parigi che cede lo 0,48%.
Sottotono anche Milano, con l'indice FTSE MIB che estende progressivamente il calo allo 0,36%. Seguono Francoforte e Londra con calo dello 0,3%, mentre Bruxelles ed Amsterdam cedono lo 0,2%.
Soffrono gli industriali, che risentono maggiormente di un quadro recessivo. La peggiore è Finmeccanica, ma anche Fiat è debole, nonostante l'ipotesi di chiusura di qualche stabilimento in Italia, che inasprirebbe le tensioni sociali.
Giù anche i finanziari, inclusa Generali. Le banche sono perlopiù in rosso, ma con perdite limitate.
Brilla Mediaset, che ieri ha presentato un ambizioso palinsesto autunnale, annunciando molte novità ed un piano di investimenti aggressivo, nonostante la crisi.
Alla ribalta il lusso, che torna di scena come investimento alternativo. Bene Ferragamo e Tod's.
In salita Parmalat che ha completato l'acquisto di alcune società di Lactalis in America Latina.
In tensione Gemina grazie ad ADR che ha completato con grande successo la cessione delle attività Duty Free e Duty Paid.