(Teleborsa) - Tornano le vendite sui mercati europei dopo il finale in rally della vigilia.
Esaurito l'effetto Citigroup, che ieri ha espresso giudizi più che ottimistici sull'equity statunitense, ma anche quello della buona lettura dei sussidi alla disoccupazione a stelle e strisce, i mercati tornano a riflettere sull'avvio deludente della stagione delle trimestrali in USA e sui guai dell'Eurozona.
Scarna l'agenda macroeconomica, che prevede, oltre al dato sui prezzi al consumo in Italia, quello sulla produzione industriale in Eurozona. Oltreoceano arriveranno invece i prezzi alla produzione e la lettura preliminare dell'indice sulla fiducia dell'Università del Michigan.
Ma a catalizzare l'attenzione saranno i
conti di JP Morgan e Wells Fargo, che verranno svelati prima dell'opening bell.
Sul valutario, l'euro si muove in trading range sul dollaro a 1,2935 USD dopo la fiammata di ieri, mentre tra le commodities il Wti viaggia a 921,12 dollari al barile, zavorrato dall'aumento delle scorte di greggio negli States.
Limature entro il mezzo punto percentuale per i principali
listini UE quali Londra, Francoforte e Parigi, ma anche per Amsterdam, Bruxelles e Madrid.
Piazza Affari si allinea al mood prevalente mostrando una discesa dello 0,42% a 16.457 punti sul FTSE All-Share e dello 0,45% a 15.566 punti sul FTSE Mib.
Sul paniere principale subito in pole position
Finmeccanica, che continua a beneficiare degli eventuali nuovi scenari che si potrebbero aprire ora che la fusione tra EADS e BAE Systems è saltata.
Maglia nera a
Saipem, colpita da un taglio di target price da parte di Nomura.