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Borse europee in apnea. Milano aspetta l'asta

Commento, Finanza
Borse europee in apnea. Milano aspetta l'asta
(Teleborsa) - Pessimo avvio di seduta per le borse europee, che scivolano sulla preoccupazioni per l'economia, tema dominante in quest'ultimo periodo, mentre Standard and Poor's ha già tagliato le stime per l'Eurozona.

C'è anche un ripensamento sulle misure della FED. Ad essere in discussione è ancora il QE3, ovvero il terzo piano di allentamento monetario, della banca centrale USA, perché un funzionario della Charles Plosser ha criticato l'efficacia di questa misura. Non è il primo commento sul QE3 ed altri ne seguiranno, ma la misura torna in discussione anche per i riflessi sull'inflazione e sulla stabilità del mercato valutario.

L'Assemblea dell'ONU contribuisce a turbare il sentiment di mercato, perché sarà teatro di incontro importantissimi fra i leader europei e fra questi ed il timoniere della BCE, Mario Draghi. Un momento importantissimo in vista del prossimo vertice di ottobre e della scadenza delle ispezioni della Troika ad Atene.

Piazza Affari attende anche l'asta del Tesoro, che oggi riguarda BOT a sei mesi per un totale di 9 miliardi, ma dà il via ai collocamenti cruciali dei prossimi giorni, che riguardano titoli a medio-lungo termine.

L'euro si deprezza, portandosi a 1,286 dollari,mentre cresce ancora lo spread, fra il BTP ed il Bund, che si attesta a 365 punti. Sia la moneta unica che il nostro differenziale sui tassi incorporano le incertezze degli ultimi giorni.

Madrid è la piazza peggiore in Europa, con una perdita dell'1,6%, mentre Parigi cede l'1,2%. Male anche Milano, con un ribasso dell'1,2% sul FTSE MIB, mentre Francoforte e Amsterdam evidenziano perdite attorno all'1%, Londra dello 0,7% e Zurigo dello 0,5%.



Sul nostro Listino le banche fanno le spese del sentiment negativo, anche in vista delle scadenze cruciali dei prossimi giorni e di rimando alle stime peggiorate sull'Italia, che lasciano temere una nuova revisione del rating tricolore. Male soprattutto le popolari, guidate dal Banco Popolare.

Giù anche gli industriali, che scontano la frenata dell'economia italiana, soprattutto le stime peggiorate per il 2013.

Tengono alcuni difensivi, come le utilities e le società dei servizi autostradali, assieme al lusso, che si muove ancora in controtendenza al mercato.

In rosso Impregilo, dopo il varo del PIano strategico a firma Salini.

Spunti su Prelios, che riunisce il CdA per valutare le offerte.
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