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Scandalo Libor, il vice della Bank of England si difende

Economia
Scandalo Libor, il vice della Bank of England si difende
(Teleborsa) - La Bank of England non ha avuto nulla a che fare con lo scandalo della manipolazione dei tassi Libor. Ad affermarlo è stato il vice Governatore della banca centrale britannica Paul Tucker, che non ha assolto solo se stesso ma anche l'Istituzione che rappresenta.

In una audizione presso una commissione parlamentare, Tucker ha smentito risolutamente di aver mai consigliato alla Barclays e di aver mai ricevuto pressioni per far abbassare il fixing giornaliero del Libor. Lo spinoso caso di manipolazione dei tassi interbancari, venuto definitivamente alla luce in queste ultime settimane, ha portato al pagamento di una multa di Barclays ed alle dimissioni dei due vertici, il Presidente Marcus Angius ed il CEO Bob Diamond.

Tucker era stato chiamato in causa proprio da un memorandum di Diamond, risalente all'epoca della crisi finanziaria. Il numero uno di Barclays, che la scorsa settimana ha riferito al Parlamento, togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa, aveva detto di non essere il solo responsabile dello scandalo.

Lo scritto dell'ex numero uno di Barclays, stilato nel 2008, subito dopo una telefonata con Tucker, aveva indotto le autorità britanniche a pensare che vi fosse anche una responsabilità pubblica nell'ipotesi di manipolazione del mercato Libor.

l vice della BoE però ha smentito questa convinzione, sottolineando che la banca, all'epoca, aveva solo chiesto ai vertici di Barclays di sorvegliare i mercati monetari, affinché non fosse data una informazione sbagliata al mercato e non si generasse la convinzione che la banca fosse impossibilitata a rifinanziarsi sul mercato.
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