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Cancro, la cura Di Bella funziona ma la ASL chiede il rimborso

Salute e benessere
Cancro, la cura Di Bella funziona ma la ASL chiede il rimborso
(Teleborsa) - E' paradossale ma è vero. E' successo a Bologna. Una donna riesce a sconfiggere il cancro con la cura Di Bella ma la Asl, sette anni dopo la fine delle cure, le chiede il risarcimento.


La protagonista di questa assurda storia è Barbara Bartorelli alla quale nel 2003 venne diagnosticato un cancro. Decise allora di sottoporsi ad un ciclo di chemioterapie che risultò inefficace. Le venne proposto l'intervento chirurgico, ma la Bartorelli optò per il metodo Di Bella, all'epoca in fase sperimentale.
Visti gli alti costi delle cure, Barbara si rivolse ai giudici che, carte alla mano, decisero che la cura stava dando i suoi frutti e optarono per delle sovvenzioni.
Barbara riuscì a sconfiggere il cancro, ma la sua vicenda non finì lì. Dopo sette anni, appunto, la Asl ha deciso di impugnare la sentenza e chiederle il risarcimento, adducendo che il tipo di tumore per il quale era stata trattata con la cura Di Bella, era diverso da quello per il quale la sperimentazione si era dimostrata efficace.
Tutto questo, nonostante qualche tempo fa Umberto Veronesi abbia riconosciuto efficace il "Metodo Di Bella".
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