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Virus da QE3? Per la FED è piuttosto un mal di testa

Economia
Virus da QE3? Per la FED è piuttosto un mal di testa
(Teleborsa) - La terza stagione del quantitative easing avviata dalla Federal Reserve resta ai raggi x per i riflessi che potrebbe avere sull'economia americana ed internazionale. Si è lungamente parlato della guerra valutaria, che ha costretto il Brasile ed il Giappone a scendere in campo, per costringere le proprie valute di riferimento a non apprezzarsi troppo contro il dollaro, per evitare ripercussioni sull'export.

Ma le critiche al QE3 non vengono solo dall'estero, ma anche dall'interno, in particolare da alcuni importanti funzionari della FED. Ieri è stata la volta del Presidente della FED di Filadelfia Charles Plosser, che ha espresso un'opinione dura sulle recenti misure di stimolo varate dal FOMC. Per il funzionario della Federal Reserve, il QE3 non servirà a rilanciare la crescita e ridurre la disoccupazione, mentre sono certi gli effetti di lungo periodo sull'inflazione.

Ma Plosser è anche andato più a fondo contro la FED, sottolineando che le misure prese mineranno la credibilità della banca centrale statunitense, se non produrranno effetti degni di nota in tempi accettabili.

Facendo due conti, la FED dovrebbe ritenersi soddisfatta con un tasso di disoccupazione almeno sotto il 7%, il che non si concretizzerà prima di due anni. Acquistando 40 miliardi al mese di asset legati al mercato immobiliare, in due anni spenderebbe oltre mille miliardi di dollari, più del primo piano di quantitative easing.

La verità, messa a nudo dagli esperti, è che la FED sinora non ha mai consentito all'economia di toccare il fondo e riattivare il ciclo, sostituendo stimoli di carattere monetario, che hanno alzato forzosamente il PIL per coprire l'indebitamento delle famiglie, impedendo agli Stati Uniti di avviare una sana stagione di riforme. Il giudizio impietoso è che il QE3 non creerà un'economia forte

A dire il vero, anche il Presidente della FED di S. Francisco John Williams aveva criticato l''ancoraggio della politica monetaria della FED al tasso di disoccupazione, anche se aveva espresso un giudizio favorevole sul QE3.

Severi gli esperti della banca d'affari UBS. Secondo la stampa australiana, il Presidente del broker elvetico Axel Weber avrebbe messo il punto sulle ripercussioni che il QE3 ha sul mercato valutario e sulle ripercussioni sugli equilibri economici internazionali,. Una cosa è certa il Brasile ed il Giappone sono sul sentiero di guerra e le rispettive banche centrali sempre pronte ad intervenire.
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