(Teleborsa) - A ottobre il Governo giapponese potrebbe non avere più contanti per finanziare le spese di bilancio. L'allarme arriva dal Ministro delle Finanze nipponico, Jun Azumi, in riferimento all'attuale stallo in Parlamento di una legge che, se non verrà approvata in tempo, porterà a conseguenze nefaste per il paese.
Si tratta di una norma che, rivedendo i meccanismi di finanziamento del deficit, permetterebbe allo Stato di vendere più bond e quindi reperire almeno metà dei liquidi necessari a coprire il budget.
Il messaggio di Azumi è tutto diretto alle forze politiche all'opposizione, che ormai da tempo continuano a bloccare la norma proposta dai Democratici. "Spero che si possa trovare un accordo bipartisan", ha affermato il Ministro, aggiungendo che un 'no' avrebbe esiti gravissimi sul Giappone, a cominciare dal taglio di rating.
Il budget nipponico dell'anno fiscale iniziato ad aprile si aggira attorno ai 90,3 trilioni di yen. La legge pro-bod porterebbe nelle casse dello Stato 38,3 trilioni. Senza di questa, il bilancio collasserebbe.