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Westerwelle sbarra la strada agli eurobond

Economia
Westerwelle sbarra la strada agli eurobond
(Teleborsa) - Gli eurobond non piacciono alla Germania. E questa non è una novità visto che Angela Merkel lo ha detto più volte e le ha fatto eco più volte il Ministro dell'economia tedesco Wolfang Schaueble.

Oggi a scendere in campo contro gli eurobond è un altro esponente del governo tedesco: il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle che, in un'intervista La Stampa, dice no agli agli eurobond, anche "sul lungo periodo".

A poche ore dal vertice bilaterale Italia-Germania che si terrà a Roma, Westerwelle, dichiara che "una mutualizzazione dei debiti in Europa sarebbe un fondamentale errore di costruzione, che metterebbe a rischio l'idea europea. Per questo non rappresenta un obiettivo per la Germania, neanche per il lungo periodo". Poca solidarietà mette a rischio l'Europa. Ma anche troppa solidarietà la mette a rischio nella stessa misura".

Westerwelle sottolinea che "la capacità di resistenza dell'economia e dei contribuenti tedeschi non è illimitata".

Parlando delle decisioni prese a Bruxelles dall'Eurogruppo, il ministro tedesco ha evidenziato che "quello che è stato concordato nell'Unione Europea resta valido. L'aspetto decisivo è riconquistare quanto prima la fiducia dei cittadini e dei mercati nella capacità d'azione dell'Europa.

Il Ministro ha elogiato poi l'Italia dicendo che è "un grande Paese con un'industria diversificata, moderna e competitiva, ha grandi capacità economiche che può mettere a frutto, prime tra tutte le sue numerose piccole e medie imprese creative e altamente specializzate. Nell'era della globalizzazione dobbiamo affrontare una dura concorrenza internazionale. Per questo le riforme sono un compito permanente, in Germania, in Italia e ovunque nella UE. Se facciamo con coraggio e con decisione i nostri compiti a casa, rendendo più flessibili le nostre strutture del mercato del lavoro, riducendo in modo sistematico la burocrazia e modernizzando i nostri welfare, possiamo tornare ad essere una delle regioni più competitive del mondo."
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