(Teleborsa) - I collocamenti del Tesoro continuano a segnalare un recupero di credibilità dell'Italia, nonostante le stime peggiorate sul PIL, operate prima dal Governo, poi, in misura più incisiva da S&P.
Il risanamento dei conti pubblici e la conferma dei target da parte del Governo Monti sono una vera e propria panacea per Roma, che riesce a rinnovare le varie scadenze del debito pubblico a costi decrescenti, nonostante la risalita dello spread e l'incertezza che caratterizza questa nuova fase dell'economia.
L'asta dei BOT a sei mesi, tenutasi stamattina, ha visto il Tesoro collocare tutti i 9 miliardi previsti, con un bid-to-cover a 1,39, ad un tasso dell'1,503%, leggermente inferiore all'1,585% del mese scorso.
Questo è solo il primo collocamento più importante ed ha una scadenza breve, mentre la vera e propria prova d'esame sarà l'asta dei BTP a medio-lungo nei prossimi giorni.
Nonostante il buon esito dell'asta, il mercato non sembra aver allentato le tensioni. Lo spread di conferma in salita a 367 punti, anche se sotto i massimi, mentre le borse restano in lettera.