(Teleborsa) - Chi non conosce il ticket sanitario? Ormai da anni siamo abituati a pagarlo per acquistare i farmaci, per le visite specialistiche o le analisi di laboratorio.
Il caro vecchio ticket potrebbe però andare in pensione e presto essere sostituito da una franchigia calcolata in base al reddito.
Questa è l'idea che prende vita al Ministero della Salute su proposta del Ministro Renato Balduzzi che scalpita per portare il suo progetto al tavolo del confronto con le Regioni.
Il sistema di pagamento, basato sulla franchigia, secondo Balduzzi, avrebbe il pregio di risolvere il problema delle esenzioni non legate al reddito, ridurrebbe gli svantaggi e consentire maggiore "equità e tendenziale omogeneità".
Il metodo di esborso, in base alla franchigia, potrebbe entrare in vigore già nel 2013 e dovrebbe essere calcolato sul 3 per mille del reddito Irpef.
Solo per fare un esempio, il sig Rossi con un reddito lordo pari a 10 mila euro avrà una franchigia pari al 3 per mille, quindi corrispondente a 30 euro. Quindi, il sig Rossi pagherà le prestazioni sanitarie e i farmaci fino a questo importo, superato il quale si potrà avvalere delle esenzioni.
Il sistema di calcolo potrebbe variare ed essere corretto con il "quoziente familiare", che di fatto farebbe diminuire il reddito per le famiglie più numerose o con disabili a carico.
Anche per i ricoveri ospedalieri si è pensato a questa nuova formula delle franchigie sanitarie. Un emendamento dell'ultima ora inserito dai tecnici del ministero della Salute sulla proposta avanzata da Balduzzi.
Il ministro da parte sua, parla solo di idee in fase di sviluppo anche perchè prima che il meccanismo diventi operativo, sarà necessario creare nuove tessere sanitarie dotate di microchip in grado di memorizzare la quota di spesa a nostro carico che verrà scalata dopo le prestazioni sanitarie di cui si usufruisce.