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Diverbio tra procure sull'attività antimafia del governo Berlusconi

Diverbio tra procure sull'attività antimafia del governo Berlusconi
(Teleborsa) - Quando l'arte della polemica esce dalla politica per giungere alla magistratura la situazione si fa critica, perché per la Costituzione i giudici sono un organo assolutamente indipendente, apolitico ed imparziale. Potrebbe essere altrimenti?

Eppure, qualcuno ha ceduto alla seduzione di mettersi in mostra, contestando le affermazioni di un collega. E' accaduto al Procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia, nel corso della trasmissione radio 'Un Giorno da Pecora', durante la quale il magistrato ha commentato con una certa ironia l'affermazione del procuratore antimafia Pietro Grasso, che aveva elogiato l'attività del Governo Berlusconi in materia di mafia.

"Un premio a Berlusconi per la lotta contro la mafia? Non diamo meriti a chi non li ha.", ha detto Ingroia ai microfoni, aggiungendo che i meriti per la lotta contro la mafia ed il sequestro dei beni vanno dati alla polizia ed alla magistratura e non al Governo. In merito all'accusa di fare della politica, Ingroia ha ribattuto che "sono più politiche le affermazioni di Grasso".

A redarguire il magistrato è intervenuto il coordinatore nazionale del PdL Sandro Bondi, che ha definito inaccettabili le dichiarazioni di Ingroia. Sul punto è intervenuto anche il Presidente dei deputati del PdL, Fabrizio Cicchitto. La questione è poi sfociata in una lunga ed interminabile polemica, fatta di botta e risposta e precisazioni da parte delle emittenti media.
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