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Internet, per un terzo degli utenti la privacy è a rischio

Scienza e tecnologia
Internet, per un terzo degli utenti la privacy è a rischio
(Teleborsa) - Il nuovo millennio potrebbe essere definito come l'era della privacy, visto che si fanno leggi su leggi per tutelare i propri dati personali. Quasi la metà della popolazione, infatti, ritiene che la privacy sia sempre più a rischio, sia nella vita online sia in quella offline. E' quanto emerge dall'indagine "Instant Poll sull'Online Privacy" promossa da Microsoft Italia, in collaborazione con Glocus.



Addentrandoci nel mondo internet risulta che il 92% degli utilizzatori abituali della rete è consapevole delle possibili criticità mentre per un terzo degli intervistati il web risulta essere un ambiente poco sicuro. Si teme soprattutto per il furto di dati bancari e di dati sensibili, seguiti dal timore di lettura della posta elettronica, tracciabilità degli spostamenti grazie alle nuove tecnologie di geolocalizzazione fino al monitoraggio dei siti visitati in Rete.

Cosa fanno allora gli internauti per tutelarsi? Ricorrono a password complicate oppure installano o aggiornamento i firewall e gli anti-virus.

"Internet è ormai uno strumento di comunicazione universale utilizzato da tutti, compresi coloro che non hanno conoscenze tecnologiche specifiche e che non sono in grado di difendere la propria privacy. Le grandi aziende informatiche hanno, quindi, il dovere di inserire fra le loro attività la tutela del singolo cittadino con strumenti trasparenti, di facile uso e soprattutto di comprovata funzionalità. Per riuscirci non possono operare da soli, ma devono creare relazioni stabili con chi rappresenta gli interessi dei consumatori per realizzare un dialogo fattivo, che garantisca una diffusa e corretta informazione e produca sistemi e attività di tutela concordati, che siano, poi, veramente funzionali e utilizzabili dal consumatore", ha commentato Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum.
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