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Mercati ostaggio delle banche centrali

Commento, Finanza
Mercati ostaggio delle banche centrali
(Teleborsa) - Avvio poco mosso per le principali borse europee che ritracciano insieme alle borse asiatiche ispirate alla cautela dopo la diffusione dei dati cinesi, che hanno disegnato un quadro in chiaroscuro.



Gli investitori restano alla finestra prima del comitato di politica monetaria della Federal Reserve, in calendario per la prossima settimana, in attesa di capire se la banca centrale statunitense annuncerà il ritiro graduale degli stimoli all'economia già in quell'occasione. Ieri, James Bullard, numero uno della Fed di St. Louis, ha detto che le probabilità che il tapering abbia inizio al più presto sono aumentate, mentre Jeffrey Lacker, Presidente della Fed di Richmond, ha parlato di un avvio già a dicembre.

Sullo sfondo c'è poi lo spettro del budget USA, che dovrà essere approvato entro la scadenza del 13 dicembre. Il Congresso americano dovrà trovare un accordo sul bilancio per evitare che a partire dal 1° gennaio scattino in automatico altri pesanti tagli alla spesa federale.

Sulle prime rilevazioni, si registrano cali frazionali per la piazza di Francoforte, Londra e Parigi, mentre resta sullo sfondo la decisione della BCE di lasciare i tassi invariati, con il numero uno Mario Draghi pronto a valutare tutti gli strumenti utili per sostenere ancora l'economia.

Debole anche Piazza Affari con l'indice FTSE MIB in discesa dello 0,15%.

All'interno del principale paniere, diviso tra denaro e lettera, continuano gli acquisti sul Monte dei Paschi. Altre indiscrezioni riportano che, in caso di voto contrario all'aumento in assemblea da parte della Fondazione, il presidente della banca senese, Alessandro Profumo, e l'AD Fabrizio Viola potrebbero decidere di dimettersi.

Bene inoltre il Banco Popolare e la Popolare Milano dopo che ieri l'ex ministro Piero Giarda ha precisato che l'idea di un'aggregazione di Pop Milano con altre banche, incluso Banco Popolare, non appartiene alla sua lista per l'elezione del consiglio di sorveglianza all'assemblea del 21 dicembre. Nel risparmio gestito, richiesta Mediolanum dopo il boom di raccolta a novembre e Azimut la cui raccolta ha registrato ancora una crescita a doppia cifra a novembre.

In evidenza il titolo Ansando STS che si posiziona in pole position nel FTSE MIB.

Denaro su Telecom Italia ancora sulle ipotesi di misure sugli immobili. Intanto Telefonica ha reso noto che il Cade, l'Authority brasiliana, non ha notificato alcun provvedimento.

Tra i ribassi, perde smalto Luxottica. Sempre nel lusso, brilla invece Geox dopo che Deutsche Bank ha alzato il target price a 2,7 euro dal precedente 2,2 euro. La banca tedesca ha alzato il prezzo obiettivo anche di Brunello Cucinelli a 22 euro dal precedente 21 euro.

Spenta l'energia con Eni che si allinea alla debolezza degli altri player del settore oil europeo. Sul gruppo del cane a 6 zampe gli analisti di Oddo hanno avviato nuova copertura con raccomandazione "neutral" e target price a 18,5 euro. Tiene A2A che ha lanciato un nuovo bond sul mercato europeo. Giù anche Enel dopo che gli esperti di Macquarie hanno avviato nuova copertura con giudizio "underperform" e target price a 2,8 euro.
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