(Teleborsa) - Anche il mercato obbligazionario, che dopo tutto vale sempre a livello mondiale
100 mla miliardi dollari, ha i suoi
problemi di approvvigionamento che pongono numerosi dilemmi per gli operatori.
La domanda di titoli di debito ha superato le emissioni di cinque volte negli ultimi sette anni, secondo i dati riportati da
JP Morgan. Lo squilibrio è destinato a continuare nel 2015, con previsioni per la domanda a livello globale di 400 miliardi dollari, che costringono le banche centrali in Giappone e in Europa ad intensificare i propri acquisti di debito.
La mancata compensazione tra domanda e offerta aiuta a
spiegare perché i rendimenti dei titoli di tutto il mondo siano scesi di oltre la metà, dopo la crisi finanziaria del 2008, a un
minimo record dell’ 1,51% nel mese di ottobre, anche se l'indebitamento delle amministrazioni, delle imprese e dei consumatori ha aggiunto altri 30 mila miliardi dollari al mercato dei titoli di debito.
Ora, con un
rallentamento dell'economia mondiale che minaccia di ostacolare la ripresa degli Stati Uniti e scarsi segnali sul fronte dell’inflazione per tutto il mondo sviluppato, la
carenza di titoli può irrobustire l'aumento dei rendimenti che le maggiori aspettative danno in aumento per il prossimo anno.
"Questo manterrà i rendimenti globali inferiori a quelli che altrimenti sarebbero stati", ha detto
Chris Low, capo economista a
FTN Financial di New York. "La domanda di obbligazioni in aumento riflette molto chiaramente la scarsa crescita".
Gli acquirenti potenziali di obbligazioni sono pronti a spendere 2.400 miliardi dollari l'anno prossimo, su base netta, mentre i debitori potranno emettere, secondo stime di JP Morgan, poco meno di 2.000 miliardi dollari di obbligazioni.