(Teleborsa) - Iniziate finalmente le operazioni di pompaggio del carburante dalla Costa Concordia, naufragata presso l'isola del Giglio esattamente un mese fa.
La tregua concessa dal maltempo ha infatti permesso alle società Smit e Neri di avviare intorno alle 17.00 di ieri le operazioni di prelievo del carburante dalla nave Concordia. Il piano operativo, ha spiegato la Protezione Civile, prevede 28 giorni lavorativi consecutivi per svuotare i 15 serbatoi della nave, ferme restando le condizioni meteorologiche e del mare. In questi serbatoi, secondo le stime, si trova l'84% del totale del carburante.
Intanto proseguono sia le operazioni di ridimensionamento delle forze in campo al Giglio, per le mutate esigenze operative, che quelle di monitoraggio dell'acqua. Gli ultimi campioni prelevati il 9 febbraio non hanno evidenziato problematicità.
Era la sera del 13 gennaio del 2012 quando la nave da crociera Costa Concordia, urtato uno scoglio, naufragava vicino alle coste del Giglio.
Per ricordare il tragico evento è stata celebrata ieri a Roma, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, una messa di suffragio delle vittime del naufragio.
Alla cerimonia ha preso parte anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha espresso "rammarico per quello che c'è stato di responsabilità italiana e di italiani".
Nell'occasione il Capo dello Stato ha voluto ribadire anche il proprio "senso di ammirazione verso gli abitanti del Giglio e le autorità locali e verso incursori, sommozzatori e vigili del fuoco, che "hanno fatto ogni sforzo per recuperare le salme".
Sull'esigenza di fare verità e giustizia, Napolitano ha detto: "E' necessario continuare ad indagare. I magistrati meritano rispetto per l'impegno che stanno svolgendo" per fare piena luce sulla tragedia.
Una tragedia costata la vita a diciassette persone. I dispersi restano invece quindici.