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Gaza, una città in ginocchio

Politica
Gaza, una città in ginocchio
(Teleborsa) - Più di 1.200 palestinesi, la maggior parte civili, sono stati uccisi e circa 7000 rimasti feriti, in 23 giorni di combattimenti tra l'esercito israeliano e il gruppo di Hamas, che controlla Gaza. Qui, circa due milioni di persone sono stipate in condizioni disumane, entro circa 360 chilometri quadrati. Più o meno un quarto della superficie di Roma.

Oltre ad uccidere, i bombardamenti israeliani hanno provocato anche pesanti danni e costretto a sfollare almeno 200.000 persone.

Niente è stato risparmiato. Scuole, ospedali e centri medici, moschee, parchi, una centrale elettrica, reti fognarie e servizi essenziali sono stati colpiti dall'offensiva israeliana, lanciata l'8 luglio. Il ministro palestinese per le opere pubbliche, Mofeed al-Hasayna, ha dichiarato che i danni stimati si aggirano intorno ai 3 miliardi di dollari.

Shifa, il più grande ospedale della striscia di Gaza, si trova sulla linea del fuoco ed è uno dei sei ancora funzionanti, dopo gli attacchi israeliani. "La struttura è instabile e sotto sforzo, gravato da carenza di medicine, attrezzature e letti, oltre a frequenti interruzioni di energia elettrica", ha detto Bassem Na'eem, ex ministro della Sanità palestinese, attivo ora come capo delle relazioni estere di Hamas.

"Le vittime civili sono una tragica fatalità per la popolazione locale", ha dichiarato un portavoce dell’esercito di Tel Aviv. "I nostri reparti prendono le giuste misure per prevenire il coinvolgimento dei civili, tra cui la sorveglianza aerea in tempo reale, distribuzione di volantini, avvertimenti prima di attacchi mirati".
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