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Le borse europee proseguono il recupero, Milano resta in coda

Commento, Finanza
Le borse europee proseguono il recupero, Milano resta in coda
(Teleborsa) - I mercati europei si confermano un po' erratici, ma prevalentemente positivi, a metà giornata, confermando un giudizio sostanzialmente favorevole all'accordo raggiunto a Bruxelles la scorsa settimana. L'Eurogruppo, che ha messo in campo misure anti spread e per la crescita, continua a sostenere i mercati, anche dopo che è passata la sbornia iniziale.

A sostenere le borse vi sono anche le speranze di nuovi stimoli monetari, che si sono riproposte nella settimana in cui si riuniscono la BCE e la Bank of England.

Dall'economia arrivano ancora segnali scoraggianti e questo ha alimentato la scommessa di nuovi interventi delle autorità monetarie, non solo in Europa, ma anche in Asia, dove il PMI cinese ha confermato una brusca frenata. Sul fronte macro, l'Europa evidenzia un quadro piuttosto pessimistico, che indica una pesante contrazione dell'attività industriale ed una escalation della disoccupazione.

L'euro torna sotto i massimi della mattinata, tornando a scontare qualche incertezza e viaggia a 1,262 USD. Si confermano in caduta gli spread, con quello BTP-Bund che era sceso sulla soglia dei 400 punti.

La piazza migliore resta Parigi, che avanza dell'1,3%, seguita da Francoforte +1,2%. Bene anche Bruxelles, Amsterdam e Londra con rialzi dello 0,8%, mentre Zurigo guadagna lo 0,5%. Milano e Madrid in coda, con l'indice FTSE MIB che ora guadagna mezzo punto percentuale.

Banche a due velocità, con MPS che tiene in vetta alla blue-chips. Bene anche UBI e Mediobanca, mentre ristagnano Intesa Sanpaolo ed Unicredit. Il settore europeo si conferma in rally (stoxx banks +1,6%).

Si infiammano gli oil, grazie al recupero del greggio. Eni viene galvanizzata anche dall'acquisto di una nuova concessione esplorativa in Vietnam e di tre blocchi esplorativi in Kenya.

Meno brillanti gli altri energetici, come Enel Green Power ed A2A.

Bene la Fiat Industrial, dopo l'annuncio della chiusura di alcuni stabilimenti Iveco in UE. Meno briosa la Fiat Auto, nonostante i commenti positivi della rivista finanziaria americana Barron's, specializzata in analisi di mercato.

Corre Atlantia, dopo il perfezionamento di una Joint Venture in Brasile.

In luce Prelios, dopo la vendita di migliaia di unità immobiliari a Berlino.
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