(Teleborsa) - L'Europa, ma soprattutto l'Ucraina, potranno trascorrere l'inverno al caldo. Ieri in tarda serata
Russia e Ucraina hanno sottoscritto un
accordo transitorio sul gas. Un accordo, questo, firmato in zona Cesarini visto che Mosca aveva inibito le forniture di combustibile a Kiev da cinque mesi e che le temperature in Ucraina sono ormai scese sotto lo zero.
Il merito di questo sblocco va soprattutto alla Commissione Europea, che ha fatto da mediatrice e da garante finanziario, come affermato con orgoglio da
Josè Manuel Barroso, al suo ultimo giorno da Presidente del principale organo di governo della Zona Euro (
al suo posto arriverà Jean Claude Juncker).
I Ministri dell'Energia di Russia e Ucraina, rispettivamente Alexander Novak e Yuri Podran, e il Commissario europeo all'Energia Gunter Oettinger, hanno deciso che le forniture di gas dalla Russia all'Ucraina potranno riprendere a patto che Kiev saldi le
bollette non pagate, che ad oggi ammontano ad un totale di oltre 3 miliardi di dollari. Circa 1,45 miliardi saranno pagati subito, la restante quota entro la fine dell'anno. Il denaro arriverà dal Fondo Monetario Internazionale e dall'Unione Europea.
Le forniture future saranno garantite fino a marzo del 2015. Nei mesi di novembre e dicembre Kiev pagherà 378 dollari per mille metri cubi, prezzo scontato di 100 dollari per mille metri cubi. Nel primo trimestre del 2015 il prezzo scenderà a 365 dollari.
Questo accordo giova anche all'Europa, poiché alcuni gasdotti che riforniscono il Vecchio Continente passano proprio per l'Ucraina.