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Napolitano fa pressing sulle riforme: non agire è un grave danno per il Paese

Politica
Napolitano fa pressing sulle riforme: non agire è un grave danno per il Paese
(Teleborsa) - Occhi ancora puntati sulle riforme costituzionali: da quella al Senato a quella del Titolo V della Costituzione.

Riforme ormai da tempo intrappolate a Palazzo Madama tenute in ostaggio dalla discussione di una miriade di emendamenti presentati da opposizioni e dissidenti pe cui si prospettano sedute notturne al Senato .

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ieri, incontrando il presidente del Senato, Piero Grasso, ha fatto pressing sulle riforme sottolineando "il grave danno che recherebbe al prestigio e alla credibilità del Parlamento, il protrarsi di "una paralisi decisionale su un processo di riforma essenziale", come riportato da alcune fonti del Quirinale.

Il presidente del SenatoGrasso da parte sua ha rimarcato al Capo dello Stato la difficoltà di andare avanti nei lavori a causa di "un ostruzionismo esasperato" che si è tradotto in una miriade di emendamenti. Ieri al Senato ci sono volute più di due ore per votare soltanto tre emendamenti. Intanto, il presidente del Senato Pietro Grasso ha ammesso il voto segreto sugli emendamenti al decreto sulle riforme riguardanti le minoranze linguistiche e quelli in cui si affronta il tema della competenza legislativa del futuro Senato. Grasso non ha precisato quanti sono questi emendamenti ma ha voluto chiarire che "il numero di richieste di voto segreto non ha precedenti nella prassi parlamentare: sono 920".

Il Premier, Matteo Renzi, da parte sua bacchetta i "frenatori" delle riforme, dicendo che questo sono preoccupati perché "stiamo riuscendo davvero a farle" e sul voto segreto, Renzi dice: potranno anche farci qualche scherzetto ma torneremo alla Camera e lo sistemeremo. ''Non ci sono ostacoli che ci potranno fermare per la riforma costituzionale". Qui non molla nessuno".
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