(Teleborsa) - Si torna a parlare di pressione fiscale e dei modi per ridurla. Ieri anche il Premier Mario Monti è tornato sull'argomento e le sue parole hanno avuto bisogno di una precisazione dopo che il Professore aveva aperto uno spiraglio ad un eventuale allentamento della pressione fiscale entro la fine del suo mandato.
In una nota Palazzo Chigi, ha poi precisato che nessuna dichiarazione è stata rilasciata dal Presidente Monti sulle misure fiscali da adottarsi entro la fine della legislatura.
Oggi a scendere in campo contro la pressione fiscale è il presidente di Confindustria, è Giorgio Squinzi che ritiene di "fondamentale" importanza approvare al più presto la delega fiscale perché "il carico fiscale penalizza le imprese e sottrae risorse che potrebbero investire, ad esempio, in ricerca e innovazione...Le imprese muoiono di fisco", ha detto Squinzi che senza usare giri di parole ha detto: "basta con nuove tasse, gli italiani sono al limite della sopportazione".
Secondo Squinzi in questo scenario si paventa la necessita di "rivedere nel suo complesso i meccanismi della spesa pubblica. Apprezziamo lo sforzo del governo ma lo invitiamo ad alzare l'asticella. Razionalizzare la spesa pubblica deve diventare un'abitudine come facciamo nelle nostre aziende".
per quanto rigurda il neonato dl Sviluppo, Squinzi non si pronuncia," devo ancora leggerlo ha detto il Presidente di Confindustria che ha sollevato alcuni "dubbi sugli investimenti.Lavoreremo -ha concluso Squinzi - per apportare gli interventi correttivi necessari".