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Micron alla conquista del mercato dei chip con Elpida e Rexchip

Finanza, Scienza e tecnologia
Micron alla conquista del mercato dei chip con Elpida e Rexchip
(Teleborsa) - Come da attese, sarà proprio Micron Technology a far sua Elpida Memory, storico chipmaker giapponese sull'orlo del tracollo, da tempo al centro di speculazioni sul nome del suo 'salvatore' e sulle modalità di finanziamento dell'operazione.

Quello che frenava i potenziali acquirenti era soprattutto l'entità dei debiti di Elpida, nonostante lo scorso mese di febbraio la società avesse chiesto al Governo nipponico la protezione dai creditori.

Micron rileverà le azioni di Elpida per 750 milioni di dollari, e pagherà un totale di 1,75 miliardi di dollari rateizzati nei prossimi anni. Quanto al pagamento dei debiti, in parte ci penserà Micron, in parte verranno coperti dal Chapter 11 nipponico.

La big statunitense garantirà inoltre un supporto finanziario per spese in conto capitale e il mantenimento di fabbriche e impiegati. Ed è stato proprio quest'ultimo punto ad aver spianato la strada a Micron. Le autorità giapponesi temevano infatti che il futuro acquirente avrebbe chiuso l'impianto principale nella Prefettura di Hiroshima e mandato a casa gli operai.

L'espansione di Elpida in Asia non termina qui: in un deal correlato, il produttore di memorie statunitense ha incrementato il controllo della taiwanese Rexchip Electronics all'89% sborsando circa 334 milioni di dollari.

Grazie alle operazioni annunciate oggi, Micron rafforzerà la propria presenza su più mercati delle memorie contando anche sulla maggiore qualità del settore ricerca & sviluppo, ha spiegato il Chief Executive di Micron, Mark Durcan.

Negli ultimi anni Micron ha dimostrato una grande capacità di sopravvivenza ai continui collassi del mercato di DRAM grazie soprattutto alla propria strategia societaria, basata sulla produzione low cost. Basti pensare che, durante la gravissima crisi che colpi il settore nel 1985, fu l'unica a non collassare in Giappone, acquisendo le attività di giganti del calibro di Intel.
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