(Teleborsa) - Cresce la tensione a Parigi, dopo la pubblicazione di alcune vignette su Maometto da parte del giornale satirico Charlie Hebdo, che nel frattempo ha ricevuto minacce ed intimidazioni. "Non ci faremo intimidire", ha detto il suo direttore. In realtà, si tratta di minacce generiche, ma le autorità francesi hanno preferito tener chiuse, domani, in via precauzionale, scuole, ambasciate e consolati.
La polizia sta proteggendo la sede del giornale, già oggetto di attacchi lo scorso novembre. Un incendio doloso distrusse la vecchia sede a causa di una caricatura dello stesso Maometto.
Intanto, le copie del giornale stanno andando a ruba ed il sito web di Charlie Hebdo risulta inaccessibile, forse a causa delle numerose richieste di accesso.
Dopo le prime esitazioni di ieri sera, il Primo Ministro Jean-Marc Ayrault ha deciso di difendere la libertà di pensiero ed espressione ed ha affermato che "chiunque si senta offeso dalle caricature o dalle presunte offese a Maometto e all'Islam, può fare ricorso alla magistratura". In un primo momento Ayrault aveva ha dichiarato di disapprovare, "nel clima attuale, ogni eccesso", invitando tutti a comportarsi in modo responsabile.
Sempre per evitare situazioni troppo rischiose, le autorità francesi hanno deciso che la manifestazione di protesta contro il film "L'innocenza dei musulmani" prevista per sabato a Parigi non si farà.